Una selezione di trenta dipinti provenienti dalla Collezione Olschki di Firenze costituisce un corpus importante tra le opere selezionate dal dipartimento Dipinti del XIX secolo di Pandolfini per l’asta che sarà battuta il prossimo 13 novembre in sede a Firenze.
Esulando dalla Collezione Olschki, di cui parleremo in seguito, il catalogo si presenta ricco di qualità e vario nelle tematiche in virtù del buon numero di opere dei migliori esponenti delle scuole pittore che hanno caratterizzato l’arte dell’Ottocento italiano, da Palermo a Venezia passando per Roma e la Lombardia.
Ci piace aprire questo viaggio pittorico con Giuseppe De Nittisi, quale acuto osservatore del mondo circostante, come si manifesta nel dipinto villa al bois de boulogne, oggi Avnue Foch. È un elegante quartiere dove si trovava anche la residenza dello stesso De Nittis che amava dipingere la zona con una speciale attenzione alla resa della “dimensione del silenzio”. L’opera è in catalogo con la stima di 40.000/60.000 euro (lotto 94).
Un PORTO chiuso all’orizzonte da un profilo cittadino che emerge tra gli alberi maestri delle barche alla fonda, una prospettiva che capovolge le rappresentazioni più consuete, è il dipinto di grandi dimensioni e respiro di Giorgio Belloni. L’opera che si caratterizza per una luce d’estrazione verista ha una stima di 25.000/35.000 euro (lotto 113).
Medesima valutazione, 25.000/35.000 euro, per il grande dipinto del pittore piacentino Stefano Bruzzi, LA PRIMA NEVE. I paesaggi innevati dalla luce tersa e cristallina sono uno dei temi che l’artista rappresentò più frequentemente con vera passione, tanto che segnò uno dei vertici più alti della sua pittura. “La poetica della neve” fu, giustamente, il titolo di due mostre parallele che gli dedicò la città di Piacenza nel 2012 (lotto 103).
Ancora uno scorcio di vette per Bartolomeo Bezzi che con PAESAGGIO TRENTINO, la cui stima è di 5.000/8.000 euro, propone uno dei temi e dei luoghi che gli furono più cari, la montagna e il natio Trentino (lotto 114).
Dalla Lombardia al Piemonte con Angelo Morbelli, autore di due olii su tavoletta intitolati la ricerca della luce. Due bozzetti per il dipinto sogno e realtà. I bozzetti riuniti entro un’unica cornice lignea, proposti in asta con una valutazione di 20.000/30.000 euro, sono da riconoscere come due studi preparatori che servirono quali appunti per la stesura del trittico Sogno e Realtà oggi di proprietà della fondazione Cariplo (lotto 64).
In continuità geografica ricordiamo la presenza in asta di RÊVERIE un delicato carboncino su carta applicata su cartoncino di Carlo Fornara. Valutato 4.000/6.000 euro il disegno è da identificare con quello esposto nella “Sala D” dedicata al pittore di Prestinone durante il Salon des peintre divisionnistes italiens tenutosi a Parigi nel 1907 (lotto 63).
Ricordiamo ancora Francesco Lojacono e il suo luminoso e mediterraneo CASE AL MARE A PALERMO, un piccolo dipinto a olio su tavoletta valutato 10.000/15.000 euro (lotto 53).
Poi due dipinti che hanno come sfondo Venezia, entrambi opera di Alessandro Milesi, il primo è BARCONI IN LAGUNA del 1920, il secondo è uno spaccato di vita quotidiana, VENEZIA, ASPETTANDO GLI SPOSI. I due dipinti ad olio su tela sono in catalogo rispettivamente a 3.500/5.500 e 6.000/8.000 euro (rispettivamente lotti 117 e 115).
Prima di tornare alle opere della Collezione Olschki ancora una citazione per un’opera scultorea, la TESTA in cera di Vincenzo Gemito che è inserita nella vendita con la stima di 1.500/2.000 euro (lotto 54).
Entrando nel dettaglio dei lotti che costituiscono il nucleo proveniente dalla Collezione Olschki è opportuno ricorda che è solo una parte della grande collezione Olschki che è stata oggetto dell’importante mostra tenutasi a Villa Bardini a Firenze nel 2012, una collezione di oltre 140 dipinti di autori quali Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Giuseppe Abbati, Eugenio Cecconi, Vito D’Ancona, Luigi Gioli, Ruggero Panerai, Oscar Ghiglia, Ulvi Liegi, Llewelyn Lloyd ed altri; opere attraverso le quali è possibile rievocare un affascinante percorso del collezionismo toscano tra Ottocento e Novecento.
Proprio in questo arco di tempo la Toscana offrì ad artisti e collezionisti opportunità di incontri straordinari destinati a dar vita a legami artistici e umani che hanno segnato la storia personale di ciascuno di loro, e non solo.
E’ così, in questo particolare contesto storico-artistico con l’incontro del medico Giovanni Del Greco con Giovanni Fattori, che nasce il primo nucleo della Collezione che a ogni passaggio generazionale si è arricchita, per adeguarsi al gusto e alle mode, per giungere ai giorni nostri integra nei suo 140 dipinti.
Il nucleo in asta da Pandolfini conta sia opere di macchiaioli di prima generazione, come Fattori e Lega, sia di seconda generazione come Eugenio Cecconi, Luigi Gioli, Ruggero Panerai e Cesare Ciani, al contempo alcune sono opere del nucleo originario altre sono acquisizione successive, in particolare della terza generazione della famiglia.
catalogo troviamo RAGAZZO SULL’AIA, un dipinto a olio su tela stimato 4.000/6.000 euro, di Eugenio Cecconi, artista ben rappresentato all’interno della Collezione con diversi scorci maremmani.
Se il nucleo di opere di Cecconi entrò in collezione per la passione della seconda generazione di collezionisti, l’insieme dei dipinti di Llewelyn Lloyd è frutto delle scelte della coppia Olschki-Rapisardi e della loro amicizia con il pittore, scandita dai tanti incontri all’isola d’Elba, soggetto di molte opere di Lloyd come quella che propone Pandolfini, BARCA AL TRAMONTO, un olio su cartoncino valutato 12.000/18.000 euro.
La selezione annovera anche due opere di Giovanni Fattori: PAESAGGIO, un olio su tavoletta, e SOLDATO A CAVALLO, un acquarello su carta, stimati rispettivamente 7.000/10.000 e 1.500/2.000 euro.
Interessante anche il dipinto a olio su tela, FIGURE NELL’ORTO o CAMPAGNA, di Silvestro Lega che è offerto a 6.000/8.000 euro, mentre è di 2.500/3.500 euro la stima del quadro di Giuseppe Moricci, MERCATO A SANTA MARIA NOVELLA che è lo studio per una grande composizione, passata di recente sul mercato che presenta l’antico aspetto dell’attuale Piazza dell’Unità a Firenze.