OLTRE 2 MILIONI DI EURO IN DUE GIORNATE DEDICATE AL COLLEZIONISMO
Pandolfini Casa d’Aste nei giorni 1 e 2 dicembre 2015 ha battuto l’asta di Gioielli e Orologi da polso, un catalogo di successo che ha visto un totale di venduto di oltre 1.671.000 euro che rappresenta il 178% delle stime. I lotti venduti sono stati il 77%.
Sempre il 2 dicembre, nella sessione pomeridiana è stato esitato il catalogo di Argenti e Numismatica che a sua volta ha raccolto oltre 350.000 euro, segnando un 148% sulle stime e il 63% dei lotti venduti.
In due cataloghi che presentavano diversi interessanti spunti collezionistici è significativo sottolineare come, proprio in questo senso, alcune piccole collezioni abbiano raggiunto il 100% dei lotti venduti.
L’amministratore delegato di Pandolfini Casa d’Aste, Pietro De Bernardi, a chiusura dei due giorni di vendita ha constatato come “Mercato e collezionismo confermano tendenze consolidate. Nelle aste di questi giorni, infatti, i rilanci più vivaci sono stati appannaggio dei gioielli firmati, delle pietre di grande qualità, delle perle naturali e dei gioielli antichi di bella manifattura, se a tutto ciò si aggiunge una provenienza importante il numero dei concorrenti in sala, al telefono e collegati con PANDOLFINI LIVE, cresce in modo esponenziale. Il catalogo che abbiamo battuto, orientato a soddisfare queste richieste, ha incassato quasi 1.700.000, che uniti agli oltre 350.000 dell’asta di Argenti e Numismatica ci porta ad aver raccolto oltre 2 milioni di euro in due giorni”.
GIOIELLI
Il top lot dell’asta è stato il Diamante sigillato taglio brillante di 5.45 ct, corredato di certificato CISGEM, aggiudicato per 100.000 euro a fronte di una stima di 85.000. Sempre tra i diamanti segnaliamo l’Anello in platino con diamante taglio smeraldo di 6.27 ct, corredato di certificato GIA, battuto a 52.500 euro.
Molto bene anche il Nucleo di novantasei perle naturali battuto a 62.500 euro, oltre tre volte la stima.
L’epoca e la qualità hanno fatto si che l’Anello Trombino, ascrivibile agli anni ’30, in oro bianco e diamanti con smeraldo cabochon, in astuccio Bulgari, sia stato battuto a 40.000 euro, ben il 400% della stima, mentre lo stesso modello Trombino, declinato da Bulgari in una versione più recente, con diamanti baguette e pavé di brillanti e uno smeraldo colombiano di 8,18 ct ,corredato di certificato SSEF, è passato di mano per 42,500 euro.
A conferma che la gioielleria delle grandi maison dell’oreficeria è sempre al centro dell’interesse del mercato internazionale, tra i lotti proposti in catalogo hanno avuto un ottimo riscontro anche quelli firmati Cartier e Buccellati. Della storica gioielleria milanese piace ricordare l’aggiudicazione a 22.500 euro della Collana, degli anni ’70, in oro giallo, oro rosa, oro bianco, diamanti e ametista proveniente dalle proprietà italiane della signora Barbara Piasecka Johnson, il cui nucleo di ha segnato un 100% di venduto.
A sfiorato il sold out anche la collezione di Cammei in vendita, che contava dieci lotti uniti da un comun denominatore: la pregevolezza della fattura. Tra questi, una Collana composta da tre cammei di cui uno doppio ha trovato un nuovo collezionista a 6.250 euro, mentre il lotto successivo, uno splendido Cammeo ovale in calcedonio ha chiuso la gara a 5.000 euro, cioè con il 1.000% della stima.
Da questa percentuale a quella ancor più eclatante del 1900% raggiunta dall’Anello in oro giallo e diamanti creato da Giuseppe Uncini che è stato battuto a 4.750 euro; questo gioiello d’artista è parte di un’altro nucleo di lotti legati al collezionismo che ha praticamente registrato il totale di venduto. Oltre ad Uncini, in asta monili di Mastroianni, Cannilla, Marotta, Massenza e George Braque la cui Spilla disegnata come un volatile stilizzato, in oro giallo martellato e smeraldo, ha trovato un nuovo proprietario per 13.750 euro.
Parlando di exploit è obbligo segnalare quello ottenuto dall’elegante Borsetta da sera, in oro giallo, oro bianco e diamanti con manico estraibile, che ha chiuso una gara concitata a 17.500 euro, cifra che equivale a sette volte la stima e che ben quantifica l’attenzione che ha ricevuto, e meritava, questo accessorio di grandissima qualità esecutiva.
Tornando alle indicazioni che si ottengono dalle aggiudicazioni va sottolineato il sempre forte interesse per le pietre di colore. Oltre ai due smeraldi di cui si è già detto, hanno suscitato particolare attrattiva alcuni gioielli con acquemarine; su tutte segnaliamo una Collana degli anni ’20 in platino, oro bianco diamanti e acquemarine rettangolari e a scudo, che è passata di mano a 30.000 euro.
Tra i gioielli d’epoca hanno praticamente triplicato la stima iniziale un Paio di orecchini pendenti, realizzati con maglie morbide in oro rosa a basso titolo, argento e diamanti taglio vecchio, battuti a 14.375 euro.
OROLOGI
Per un collezionismo sempre più diffuso e dai mille volti, il catalogo di dicembre comprendeva modelli d’epoca a attuali, nell’insieme 95 lotti che hanno registrato un ottimo 85% di venduto.
In asta è stata posta una trentina di Rolex, e tutti hanno moltiplicate le cifre di partenza, a dimostrazione del fatto che i prodotti del brand svizzero rappresentano un must have per il pubblico in generale.
I collezionisti hanno concentrato la loro attenzione sui modelli vintage, tra cui segnaliamo il Rolex Daytona, referenza 6265/6263 del 1979, in acciaio che è stato aggiudicato a 30.000 euro, più del doppio della stima.
L’unicità del pezzo, unico, realizzato appositamente su richiesta del proprietario, ha fatto quadruplicare la stima del Day Date Oysterquartz in oro giallo diamanti e onice, referenza 19058.
ARGENTI E NUMISMATICA
L’asta del 2 dicembre 2015 ha ottenuto buoni risultati per quanto riguarda i lotti di argenteria italiana. In particolare, per gli argenti antichi, si devono segnalare le aggiudicazioni della Zuppiera realizzata dall’argentiere romano di Pietro Belli,aggiudicata a 5.000 euro e quella della Caffettiera, sempre romana dell’argentiere Stefano Sciolet II, che ha chiuso la gara a 3.500 euro. In asta erano poste anche due splendide Lucerne, rispettivamente degli argentieri Giuseppe Agricola e Brunelli, che sono passate di mano la prima a 11.250 euro e la seconda per 7.500 euro. Buon riscontro ha trovato anche il raro Cestello da cucito in vimini intrecciato con montatura in argento e pietre dure, eseguito a Spoleto intorno al 1850, che è stato venduto a 7.500 euro.
Soddisfacenti anche i risultati ottenuti dall’argenteria europea che annoverava in maggior numero oggetti inglesi e francesi. Tra questi ultimi segnaliamo la vendita di una bella Guantiera parigina per 10.000 euro, mentre in ambito anglosassone spicca e la rara Caffettiera maltese passata di mano per 11.120 euro.
Per l’argenteria moderna occorre ricordare la Coppia di candelabri in argento sterling aggiudicati a 24.370 euro.
Infine, è da sottolineare il sold out registrato dai lotti di numismatica che hanno chiuso la giornata di vendite, tra questi è stata apprezzata in modo particolare la Medaglia dello Smithsonian Institution, proveniente dalla Collezione Barbara Piasecka Johnson, venduta a 9.370 euro.