Il dipartimento di numismatica incassa oltre 1.600.000

Il successo con cui si è chiusa la recentissima ASTA A TEMPO AUREA si è ripetuto puntualmente anche nella vendita dello scorso 25 giugno: in totale il dipartimento ha chiuso il mese di giugno con un incasso di oltre 1.600.000, un incremento del monte stime del 241%, una percentuale di lotti venduti del 97% e una media lotto di 2.437 euro.

Presi singolarmente o come quadro complessivo dell’attività del dipartimento sono dati di assoluto rilievo, che ne fanno l’indiscusso punto di riferimento del settore per il mercato italiano.

Venendo ai numeri, l’incasso totale della vendita di NUMISMATICA del 23 giugno è stato di oltre 950.000 euro, pari al 265% delle stime pre-asta, i lotti venduti sono stati 95% e hanno registrato una media lotto di 1.840 euro.

Di assoluto rilievo anche le cifre di AUREA, seconda vendita a tempo di monete e medaglie in oro targata Pandolfini, che ha chiuso con un incasso totale di 676.650 euro, 216% d’incremento sul monte stime, 223 lotti venduti su 225 e una media lotto molto alta di 3.034 euro.

 

NUMISMATICA 25 GIUGNO 2021

Entrando nel dettaglio della vendita di Numismatica, il cui successo è stato favorito da alcune rarità legate alla storia della Serenissima, a una nutrita presenza di oselle veneziane in oro e argento, e un’importante collezione di oselle di Murano composta da ben 88 pezzi, di cui 6 in oro, bisogna dire che i lotti di cui parlare sarebbero molti per importanza del conio, per i risultati raggiunti in assoluto e per l’incremento avuto come esito di gare combattutissime. Per questa cronaca ci limitiamo a quelli più evidenti come l’OSELLA D’ORO DA 4 ZECCHINI DEL 1783, tanto rara quanto ben conservata, che dai 4000 euro di richiesta ha chiuso una gara molto combattuta a 32.340 euro (lotto 359), mentre il MULTIPLO D’ORO DA 10 ZECCHINI ALVISE SEBASTIANO III MOCENIGO ha chiuso la licita a 28.750 euro (lotto 428).

E’ indubbio che le oselle veneziane hanno caratterizzato la vendita, per cui è bene ricordare anche che una OSELLA D’ORO DA 4 ZECCHINI DEL 1772, moneta molto rara sul mercato è passata in una nuova collezione per 20.000 euro (lotto 346), e che un’altra OSELLA D’ORO DA 4 ZECCHINI AN. IV (1691) FRANCESCO MOROSINI è passata di mano per 15.000 euro, quasi quattro volte la stima (lotto 420).

L’elenco sarebbe ancora molto lungo ma ci piace dare spazio ad altre aggiudicazioni interessanti come QUARTO DI DUCATO D’ORO DA 2 ZECCHINI PIETRO GRIMANI che a suon di rilanci è passato da 800 a 8.125 euro (lotto 435) o l’ancor più esponenziale aggiudicazione di una OSELLA 1677 ALVISE CONTARINI CVI DOGE all’insegna del gallo che sempre da 800 euro ha chiuso la gara a 12.500 euro (lotto 292).

Il catalogo si apriva con una cospicuo numero di lotti legati a Casa Savoia, tra questi spicca l’aggiudicazione a 13.965 euro della moneta in oro 100 LIRE AQUILA SABAUDA 1905 VITTORIO EMANUELE III (1900-1943) (lotto 244), poi, vero e proprio gioiello della numismatica era la moneta in oro TORINO REPUBBLICA SUBALPINA (1800-1802) 20 FRANCHI L’AN 9 che ora è di un nuovo proprietario per 10.000 euro (lotto 181) o, ancora, la rarissima moneta in oro 100 LIRE 1864 Torino VITTORIO EMANUELE II (1861-1878) che è stata aggiudicata a 9.375 euro (lotto 214).

AUREA 14 – 21 GIUGNO 2021

Aurea: la seconda vendita a tempo di monete e medaglie in oro targata Pandolfini ha riscosso un altro strepitoso successo: 676.650 euro d’incasso totale, 216% l’incremento sul monte stime, 223 lotti venduti su 225 e una media lotto molto alta di 3.034 euro.

Pandolfini, sempre sensibile alle variazioni che si registrano sui mercati del collezionismo, ha proposto in questa sessione di vendita una ricca serie di monete e medaglie d'oro, italiane ed estere, che hanno attirato i collezionisti più preparati che se le sono fortemente combattute favorendo aggiudicazioni importanti, su tutti i lotti di monete cecoslovacche e le oltre 500 sterline britanniche suddivise in lotti di varia pezzatura.

L’incondizionato apprezzamento che riscuote questo tipo di offerta va ricercato nella componente preziosa insita di questi nummi, che ne fanno prodotti “sicuri” in un periodo storico difficile, caratterizzato dall’incertezza dei mercati e dall’altalenante resa economica degli strumenti finanziari più diffusi.

Nel dettaglio, i lotti 20, 21, 22, 23 erano Cofanetti composti da 2 o 3 monete (ducati) della Zecca di Kremnitz in Cecoslovacchia durante la Repubblica socialista (1960-1990) che sono stati aggiudicati rispettivamente a 31.312, 21.312, 32.562 e 21.250 euro, vale a dure tutti a oltre dieci volte la richiesta; lo stesso vale per i lotti 24, 25, e 26 erano Serie di 4 monete (ducati) sempre della Zecca di Kremnitz in Cecoslovacchia durante la Repubblica socialista (1960-1990) che sono passati di mano per 26.250, 27.500 e 26.250 euro. Sempre per la Zecca di Kremnitz in Cecoslovacchia - Repubblica socialista (1960-1990). Hanno fatto molto bene anche il Gruppo di 8 Ducati 1929 “Millennium”, ciascuno con il proprio astuccio che  sono stati battuti  13.750 euro (lotto 27) e il Gruppo di 4 ducati aggiudicati  a 7.500 euro (lotto 29),  mentre a 11.875 euro si è fermata la gara di 8 Ducati “1918-1928” (lotto 28), non da meno le medaglie, ne citiamo una su tutte quella del 1928 da 4 Ducati che è passata in una nuova collezione per 1.750 euro (lotto 30).

Tutti aggiudicati con cifre decisamente interessanti i lotti di Sterline oro, ricordiamo quello che è anche risultato il top-lot della vendita, il lotto 123: Regno Unito, 81 sterline oro che ha raddoppiato la richiesta chiudendo a 40.000 euro.

Esulando da questi nuclei omogenei e numerosi ricordiamo le belle aggiudicazioni di Trittico di medaglie della Cassa di Risparmi e Depositi di Prato aggiudicato a 8.750 euro (lotto 204), poi 7 Medaglie regionali italiane passate di mano a 5.500 euro (lotto 208), 16 monete Savoia da 20 lire battute a 5.000 euro (lotto 135) e, uscendo dai confini europei le 5 monete Messicane che ha chiuso la gara a 3.312 euro (lotto 71).