La passione, nella sua accezione positiva, rappresenta un sentimento intenso di entusiasmo o desiderio, un’emozione profonda e avvolgente; una sensazione che il grande vino ha il poter di suscitare in un numero sempre maggiore di persone che, anno dopo anno, allargano le file degli enofili. Per gli amanti del buon vino questa passione si traduce nella ricerca costante delle migliori bottiglie disponibili; per questo, Pandolfini, sempre attenta agli umori del mercato, propone un ricchissimo catalogo che sarà battuto come di consueto nelle sale di Palazzo Ramirez-Montalvo, il 20 e il 21 aprile, per due intensissimi giorni di asta.
La sessione mattutina del 20 aprile, che si apre con il Piemonte e il resto d’Italia, prosegue con una sorta di “catalogo nel catalogo”, ossia una serie di lotti provenienti da un’unica proprietà che annovera le più eccellenti etichette italiane e francesi che il mercato ha da offrire. Una selezione di pregio che va dalle magnum di Barolo Riserva Monfortino di Giacomo Conterno alle limpide bottiglie di Cristal di Louis Roederer, per terminare con la produzione della Borgogna della quale citiamo quattro bottiglie del Domaine Henri Jayer, una bottiglia di Romané Conti del 2019, stessa annata (nonché prima prodotta) di una bottiglia di Corton Charlemagne, sempre DRC, e una strabiliante verticale di Chambertin Domaine Armand Rousseau composta da 21 bottiglie.
Nel pomeriggio la vendita è dedicata esclusivamente sulla Toscana con oltre 200 lotti che permetteranno di esplorare a fondo tutti i prodotti che questo fantastico territorio offre. Tutti i grandi nomi sono presenti con tante annate e diversi formati, ma due lotti spiccano su tutti e provengono dalla più storica delle cantine bolgheresi: una bottiglia in formato Magnum in cassetta in legno originale di Sassicaia Tenuta San Guido e sei bottiglie, anche queste conservate in cassetta in legno originale, della leggendaria annata 1985.
Il 21 aprile è interamente dedicato ai vini d’oltralpe, in mattinata saranno proposti i lotti provenienti da alcune delle grandi regioni produttrici della Francia: Rodano, Bourdeaux e ovviamente Champagne; per la regione dei grandi Château ricordiamo le magnum di Lafite, Mouton, Margaux e Latour, mentre da quella delle bollicine, sempre in formato magnum, i lotti di Dom Pérignon Oenothèque 1980 e 1973 degorgiate alla fine del secolo scorso.
La Borgogna, invece, caratterizzerà la sessione pomeridiana proponendo i suoi ricercatissimi e insuperabili Domaine con gran parte della loro sconfinata offerta: Coche Dury, Engel, Sauzet, Rousseau, Dugat-Py, Roumier, Ramonet, Leroy, d’Auvenay e Romanée Conti.
I lotti degni di nota sono troppi per poterli elencare tutti, quindi citeremo solo i più rappresentativi: sei bottiglie di Montrachet 2018 del Domaine Ramonet, una bottiglia di La Romanée 2009 del Domaine Liger-Belair, un Puligny-Montrachet Les Enseignères 2014 del Domaine d’Auveney e una bottiglia di Romanée Conti Domaine de la Romanée Conti di una delle annate più blasonate della storica azienda, la 1999.
Nel descrivere questi due intensi giorni di vendita, Francesco Tanzi, capo dipartimento ha detto «Tutti i vini presenti in questo catalogo sono la massima espressione dell’arte enoica, frutto della passione che i grandi vigneron mettono nelle loro creazioni e che il collezionista la esprime arricchendo la propria cantina. La nostra asta è una grande occasione, e siamo certi che infiammerà la sala, i telefoni, la piattaforma Pandolfini Live».