Mobili, dipinti e sculture: ricerca e passione in una collezione fiorentina

Sculture, mobili e quadri raccolti da un collezionista fiorentino si alternano in un catalogo dalle mille sfaccettature, spaziando attraverso i secoli e le aree geografiche.

Fil rouge di questo insieme di opere diverse per genere, epoca e provenienze è l'essere state scelte da occhi animati da una profonda conoscenza della materia, unitamente a una viva passione per l'arte in tutte le sue forme. 

L’asta di Pandolfini del 16 ottobre, una vera e propria antologia di opere, propone una selezione di arredi toscani studiati da Enrico Colle: una COPPIA DI PALCHETTI PER TENDE, Toscana, Seconda metà del XVIII, in legno intagliato, dorato e scolpito a giorno con vaso di fiori affiancato da animali fantastici, la cui stima è di 2.000/3.000 euro (lotto 61), un BALDACCHINO per letto, sempre Toscana, seconda metà del XVIII secolo, in legno intagliato e dorato valutato 5.000/8.000 euro (lotto 62), quindi un CASSETTONE e una COPPIA DI COMODINI, tutti Toscana fine del XVIII secolo, lastronati in noce e ciliegio con filettature e intarsi in radica e legni vari, stimati 7.000/10.000 euro sia l’uno che gli altri (lotti 65 e 64).

Interessante anche lo straordinario SALOTTO costituito da un tavolo, un divano, due poltrone e due sedie, realizzato dell’ebanista inglese Henry Thomas Peters, Genova 1845-1850 ca, già richiesto per una mostra sul mobile genovese che si terrà a Genova nel 2020, che è inserito in catalogo per la cifra 10.000/15.000 euro (lotto 124).

Ancora, un’imponente COPPIA DI SPECCHIERE venete della seconda metà del XVII secolo, realizzate in legno intagliato, dorato e laccato con riferimenti all’opera dello scultore Brustolon (lotto 38), per le quali sono richiesti 20.000/30.000 euro (lotto 38), mentre 16.000/24.000 euro è la valutazione di una singolare e rara COPPIA DI CONSOLLE, venete della metà del XVIII secolo, in legno e radica di noce (lotto 85).

Da segnalare anche un TAVOLO di epoca rinascimentale intagliato con gli stemmi delle famiglie Guarnieri e Cresci che ha una stima di 12.000/18.000 euro (lotto 88).

Tra i dipinti spicca una SACRA CONVERSAZIONE di Pietro degli Ingannati, capolavoro dell'artista che riaffiora oggi dopo i quasi novant’anni di silenzio seguiti alla vendita in un'asta londinese del 1931, inserito in catalogo per la cifra di 100.000/150.000 euro (lotto 90), ma si deve ricordare anche una MADONNA CON BAMBINO affrescata da Tommaso del Mazza, pittore fiorentino documentato dal 1377 al 1392 che ha una valutazione di 30.000/50.000 euro (lotto 91).

Infine per l'affascinante galleria di sculture segnaliamo un maestoso SAN PIETRO, opera di uno scultore di cultura franco-fiamminga attivo in Piemonte all’inizio del Quattrocento, noto come Maestro del Compianto di Moncalieri che è valutato 8.000/12.000 euro (lotto 119), e una COPPIA DI ANGELI IN ADORAZIONE da ricondursi a Battista Lorenzi, scultore settignanese allievo prima di Baccio Bandinelli (da cui l’appellativo Battista del Cavaliere), poi tra i più fidati collaboratori di Benvenuto Cellini, alla cui morte ereditò la bottega di via della Pergola per la quale sono richiesti 20.000/30.000 euro (lotto 70).

È di uno sultore ligure-piemontese attivo sulla metà del sec. XV, una COPPIA DI DOLENTI di dimensioni superiori al naturale e di elevato impatto emotivo, che in origine dovevano affiancare l’immagine del Cristo crocifisso in un complesso scenografico raffigurante il Calvario, la richiesta è di 60.000/100.000 euro (lotto 34), mentre è stata realizzata da uno Scultore attivo in Umbria o Abruzzo nella cerchia del Maestro della Santa Caterina Gualino tra la fine del sec. XIII e gli inizi del XIV una MADONNA CON BAMBINO inserita in catalogo per 60.000/90.000 euro (lotto 112).