Mobili e arredi diversi per genere, epoca e provenienze, ma tutti scelti con una profonda conoscenza della materia e una viva passione per l'arte, il bello e la qualità sono stati i grandi protagonisti della vendita di Pandolfini del 16 ottobre che disperdeva un’unica proprietà fiorentina.
Cassettoni e armadi, specchiere, consolles e tavoli, poltrone e suite di sedie, oltre a una serie di altri arredi che testimoniano la fantasia, il gusto e l’abilità ebanistica delle differenti scuole regionali italiane, hanno sfiorato il 100% di venduto.
In questa vendita, come mai begli ultimi anni, si è avuta la sensazione che il mobile e l’antiquariato per eccellenza, stiano per rivivere una felice stagione.
I risultati ottenuti confermano una volta di più che le proposte di grande qualità, conservazione e fresche per il mercato, in questo senso ha giocato l’essere di un’unica proprietà proveniente da un palazzo avito, sono tra le caratteristiche più apprezzate e ricercate. Per questo, il catalogo che nell’insieme ha raccolto oltre 1 milione di euro, pari al 110% delle stime, ha richiamato collezionisti e mercanti, collegati tramite la piattaforma Pandolfini Live e per telefono che hanno dovuto confrontarsi con i molti presenti in sala.
Prima parlare dei molti arredi che hanno spuntato cifre di tutto riguardo ricordiamo, per i dipinti, la vendita per 100.000 euro di SACRA CONVERSAZIONE di Pietro degli Ingannati, del capolavoro dell'artista che riaffiora oggi dopo i quasi novant’anni di silenzio (lotto 90), ma si deve segnalare anche la MADONNA CON BAMBINO affrescata da Tommaso del Mazza, pittore fiorentino documentato dal 1377 al 1392 che è passata di mano per 32.500 euro (lotto 91). Bene anche la tempera su tavola di Scuola fiorentina del XIV secolo raffigurante l’ULTIMA CENA e SAN FRANCESCO RICEVE LE STIGMATE che ha chiuso la licita a 27.500 euro (lotto 92). Ancora, ha più che raddoppiato la stima la bella e inedita coppia di dipinti SCENA DI OSTERIA e GIOCATORI DI CARTE di Giovanni Domenico Lombardi, detto Omino che è passata di mano per 40.000 euro (lotto 109).
Tra le sculture ha più che raddoppiato la stima, entrando in una nuova collezione a fronte di 50.000 euro la COPPIA DI ANGELI IN ADORAZIONE da ricondursi a Battista Lorenzi, scultore settignanese tra i più fidati collaboratori di Benvenuto Cellini (lotto 70).
Trait d’union tra la scultura e gli arredi è la bella e importante COPPIA DI ANGELI REGGICERO SU BASI A VOLUTE, due elegantissime sculture in legno di noce opera di un intagliatore dell’Italia settentrionale a cavallo tra i secoli XVI e XVII che dai 12.000 euro di partenza a suon di rilanci ha corso fino a chiudere a 42.500 euro (lotto 19).
Dopo un inizio incerto che poteva far pensare a una rapida risoluzione la gara per la COPPIA DI SPECCHIERE, Veneto seconda metà dal XVII secolo, si è incendiata. Sala, online e telefoni si sono combattuti questi due superbi esempi d’intaglio a motivi vegetali popolati di animali e personaggio fino la rilancio di un collezionista collegato al telefono che se li è aggiudicati per 57.500 euro (lotto 38). Ancora per il Veneto, ma del XVIII secolo, ricordiamo l’aggiudicazione per 20.000 euro di una coppia di cassettoni, eleganti nella tipica lastronatura in radica di noce entro profilature in legno di testa con grembiale intagliato a giorno con motivi fogliacei e racaille (lotto 82).
Da una repubblica marinara all’altra, Genova nel terzo quarto del XVIII secolo, con una COPPIA DI CONSOLE in legno intagliato, scolpito e dorato con piano in marmo fior di pesco che sono state aggiudicate per 32.500 euro (lotto 35). Solo un quarto di secolo separano le opulente consolle dorate dalla neoclassica COPPIA DI CASSETTONI eseguite alla fine del XVIII secolo a Genova nella bottega di Gaetano Renoldi, lastronati e intarsiati in essenze pregiate con motivi geometrici e scene di città, i cassettoni sono entrati in una nuova collezione per 30.000 euro (lotto 79). Nell’insieme ha suscitato particolare attenzione l‘ebanisteria neoclassica e tutti gli arredi intarsiati, in questo senso ricordiamo le aggiudicazioni di una COPPIA DI COMODINI e di un CASSETTONE, realizzati en suite, lastronati in ciliegio e noce e intarsiati in radica e legni vari, realizzati a Siena alla fine del XVIII secolo, che sono stati aggiudicati rispettivamente per 12.500 e 13.750 euro (lotti 64 e 65); molto interesse anche per una elegante CONSOLLE a demilune dorata con piano in marmo sempre di ebanisteria senese della fine del Settecento è stata battuta a 12.500 euro (lotto 66).
Restando in Toscana si deve segnalare l’aggiudicazione di due importanti arredi studiati da Enrico Colle: una COPPIA DI PALCHETTI PER TENDE, Toscana, Seconda metà del XVIII, in legno intagliato, dorato e scolpito a giorno con vaso di fiori affiancato da animali fantastici, aggiudicati a 4.375 euro (lotto 61) e un BALDACCHINO per letto, sempre Toscana, seconda metà del XVIII secolo, in legno intagliato e dorato battuto a 11.875 euro (lotto 62).
Dopo alcune aste dedicate solo alle cornici Pandolfini è diventata il punto di riferimento del mercato, così anche gli importanti esemplari proposti in questa vendita non hanno tradito le aspettative e hanno segnato ottime aggiudicazioni, su tutte segnaliamo la CORNICE, Toscana, fine del XVI secolo in legno laccato e dorato che ha quintuplicato la stima chiudendo la gara a 10.000 euro (lotto 48).
Il grande interesse per il TAVOLINO di Pietro Bazzanti e figlio, realizzato a Firenze nel 1871, si è concretizzato in una bella competizione che lo ha visto passare di mano per 10.000 euro cifra esponenziale rispetto alla partenza (lotto 138).
Arredo decisamente importante, non solo perle eccezionali dimensioni, è la CREDENZA realizzata in legno di noce intagliato e dorato che è passata di mano per 17.500 euro; opera di un ebanista lombardo del XVII secolo reca, ripetuto tre volte, sul fronte, lo stemma Humilitas sormontato da una corona che è da alla famiglia Borromeo (lotto 9).
In chiusura ricordiamo l’aggiudicazione dei due lotti di tessili presenti in catalogo: un ARAZZO, Fiandre XVI secolo, raffigurante L’accampamento di Annibale che è entrato in una nuova collezione per 28.750 euro (lotto 33) e due tappeti AUBUSSON, Francia XIX secolo, entrambi con al centro del campo, caratterizzato da molteplici cornici e riserve, un bouquet di fiori, battuti rispettivamente a 11.250 e 6.875 euro (lotti 126 e 137).