Collezionare è qualcosa di intrinseco alla natura umana. Il collezionista, che sia di arte, design, orologi, libri o bottiglie di vino, nonostante la natura diversa dei beni, ha una caratteristica imprescindibile: la passione.
È la passione che muove le mosse di ogni collezionista, e, accanto ad essa, anche una buona dose di conoscenza.
Passione e conoscenza sono la cifra distintiva di tutti i lotti che sono stati selezionati dagli esperti del Dipartimento di Vini Pregiati e da Collezione nelle ricchissime cantine che hanno visitato, sono il fil rouge dell’intera vendita dell’11 e 12 novembre che affianca alla tradizionale suddivisione per regione geografica due sessioni di lotti provenienti da due cantine.
Proprio con una di queste due uniche proprietà si apre l’asta di vini da collezione la mattina dell’11 novembre, si tratta della collezione del grande giornalista e critico enologico Daniel Thomases, purtroppo scomparso un anno fa. Pandolfini è onorata di rendere omaggio al grande wine writer con una selezione di 29 lotti di etichette del bel paese, che Daniel amava tanto. Toscana e Piemonte erano le sue regioni predilette, e di quest’ultima ci ha lasciato un vero tesoro: un grande formato da 12 litri di Barolo Falletto Riserva di Bruno Giacosa del 1996, per il quale sono richiesti 2.000/2.500 euro (lotto 27). Uno di soli sei esemplari prodotti, fu dato in dono da Bruno Giacosa a Thomases, in segno della grande amicizia e rispetto che il vignaiolo provava per il suo lavoro.
Restiamo in Piemonte con una selezione di lotti dei maggiori produttori della zona, selezione che conta molte bottiglie uniche come: un quarto di brenta della riserva 1955 del Barolo Monfortino di Giacomo Conterno. La particolarità nella rarità? È la bottiglia numero 1 prodotta dalla storica azienda delle Langhe, ed è stimata 9.000/18.000 euro (lotto 68).
La vendita della seconda unica proprietà, che chiuderà la mattinata e si protrarrà a tutto il pomeriggio, è la collezione di un importante imprenditore, profondo conoscitore del mondo enologico italiano e francese, che negli anni ha immagazzinato nella sua cantina tutte le migliori etichette, anche di annate storiche. Tra le tante troviamo 1 bottiglia di Mouton Rothschild del 1945 in ottime condizioni per la quale sono richieste 4.000/16.000 euro (lotto 162). Una collezione rispecchia sempre il gusto del suo creatore, ed essendo il proprietario un grande amante del Pinot Nero e della regione che lo esalta ai massimi livelli, la Borgogna, il nucleo principe della selezione affidata a Pandolfini non poteva che esser composto dal meglio che questa regione ha da offrire: Armand Rousseau, Leflaive, Romanée-Conti, Bruno Chevalier, e anche alcune bottiglie dell’impareggiabile Henri Jayer con il celeberrimo Vosne-Romanée Cros Parantoux, stimato 2.000/4.000 euro (lotto 287).
La mattina del 12 novembre parte dall’Italia, precisamente dalla Toscana con un focus sui principali produttori della zona di Bolgheri, noti per i loro Super Tuscan: Ornellaia, Masseto e Sassicaia, con formati che vanno dalle mezze bottiglie alle Mathusalem da 6 litri, come quella di Ornellaia 2010, valutata 1.200/2.400 euro (lotto 444).
Si prosegue con i prodotti d’Oltralpe della zona degli Château e delle Maison, con tutti i grandi nomi che gli appassionati conoscono bene: Margaux, Lafite Rothschild, Haut Brion, Dom Perignon, Salon, e Krug, quest’ultimo in ogni sua declinazione dal rosé al pregiatissimo Clos d’Ambonnay, in catalogo con la richiesta di 1.300/2.600 euro (lotto 528).
La vendita di vini da collezione prosegue con una sessione focalizzata sulla Borgogna, terra dei più pregiati Grand Cru: Chambertin, Corton-Charlemagne, Montrachet, Musigny, e la lista potrebbe proseguire. Di ognuno di questi, la produzione è molto limitata: emblematico è il Musigny del Domaine George Roumier, che ha una produzione media annua di appena 350 bottiglie, di cui una del 2014 sarà offerta a 4.000/8.000 euro (lotto 656).
Chiude la vendita una sessione che è stata chiamata “Le Meraviglie”: una selezioni di 113 lotti dei celebri domaine Emmanuel Rouget, René Engel, d’Auveney, Leroy e Romanée-Conti. Tutte bottiglie di valore indiscutibile, tra cui spiccano le numerose bottiglie formato Magnum, come il Vosne-Romanée Cros Parantoux 2015 di Rouget, stimato 3.000/8.000 euro (lotto 680), e il Clos-Vougeot 2002 di Engel, per il quale sono richiesti 2.400/4.800 euro (lotto 714).
Il catalogo di questa ultima vendita del 2021 è il più corposo mai realizzato dal Dipartimento, in virtù del fatto che nessuna delle bottiglie selezionate poteva essere esclusa: tutte sono dei veri e propri gioielli, imprescindibili per chi ama il mondo del vino e mette cuore e passione nella ricerca di bottiglie esclusive.
Questo catalogo, quasi come un Vademecum, è dedicato a chi sente il bisogno di arricchire la propria raccolta e desidera renderla unica: il vero collezionista.