IMPORTANTE BUREAU-PLAT, FRANCIA, EBANISTA PIERRE MIGEON IV, 1745-1749
in palissandro e bois de violette con applicazioni in bronzo dorato, piano sagomato ricoperto in pelle bulinata, fascia mistilinea con tre cassetti, eleganti gambe sinuose con applicazioni e scarpette in bronzo dorato.
I bronzi sono punzonati con la C coronata a conferma della realizzazione tra il 1745 e il 1749, secondo l'obbligo imposto proprio in questi anni di pagare una tassa sui bronzi utilizzati. Reca inoltre sotto la fascia la stampigliatura MIGEON e il monogramma JME, sigla che rimanda all'associazione "Jurande de Maître Ébénistes", che raggruppava i migliori ebanisti dell'epoca, cm 79x201x100, lievi danni.
Per confronti
F. de Salverte, Les Éé du XVIII, leurs oeuvres et leurs marques, Parigi, 1962, pp. 232-234;
S. Mouquin, Pierre IV Migeon, Parigi, 2001.
E. Colle, a cura di, I mobili di Palazzo Pitti, Il primo periodo lorenese 1737-1799, Firenze 1992, p. 195 n. 136, per un esemplare simile conservato a Palazzo Pitti a Firenze
Pierre Migeon IV (Parigi 1696 - 1758) appartiene a una famiglia di maestri ebanisti attivi a Parigi dalla prima metà del Seicento alla seconda metà del Settecento.
L’attività del Migeon, documentata sino dal 1721, testimonia un volume di produzione imponente, per far fronte al quale venivano utilizzati numerosi artigiani, specialisti dei vari settori impiegati per la realizzazione dei mobili. La clientela era formata dalla migliore società dell’epoca, fra cui membri della corte reale, come Madame de Pompadour, esponenti del Parlamento e rappresentanti del mondo dell’alta finanza. Nella produzione dell’ebanista coesistono due aspetti antitetici, uno tradizionalista ed uno innovatore, dalla cui unione deriva una produzione unica e riconoscibile.
Le forme dei mobili infatti, risentono senza dubbio l’influenza del gusto rocaille del momento ma non rinunciano mai ad influssi derivanti dello stile precedente, la reggenza. Pur nell’uso delle linee curve infatti, è sempre presente un forte impianto ed un senso di equilibrio e proporzione delle forme ereditati dallo stile reggenza, visibili nel nostro bureau plat nelle linee dritte della fascia sottostante il piano. L’innovazione si legge nella decorazione effettuata con l’impiallacciatura, nella cui messa in opera si privilegia l’esaltazione della bellezza e delle venature proprie di ciascuna essenza. Privilegia essenze come il palissandro, l’amaranto, il bois de violette ed il pero, tutti legni dalle tonalità simili, mediante l’accostamento dei quali ottiene effetti decorativi in monocromo dalle forme astratte e simmetriche, indipendenti dalla forma del mobile.