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mon 15 December 2014
Live auction 18
290

ADAMI, Anton Filippo (Inizi XVIII sec. -1770). Prospetto di una nuova compilazione della storia fiorentina da suoi principj fino all’estinzione della reale casa de’ Medici esposto in tre dissertazioni recitate nell’Accademia degli Apatisti dal cavaliere Anton Filippo Adami. In Pisa, per Gio. Paolo Giovannelli, e Compagni, 1758.

ADAMI, Anton Filippo (Inizi XVIII sec. -1770). Prospetto di una nuova compilazione della storia fiorentina da suoi principj fino all’estinzione della reale casa de’ Medici esposto in tre dissertazioni recitate nell’Accademia degli Apatisti dal cavaliere Anton Filippo Adami. In Pisa, per Gio. Paolo Giovannelli, e Compagni, 1758.

In 4to (225 x 170 mm). xxiv 175 [1] pp. [1] tavola ripiegata. Mezza pelle posteriore con angoli, piatti e sguardie marmorizzati. Asportazione di 2 cm di margine inferiore al frontespizio, senza perdita di testo, cerniera anteriore un po’ lenta, tracce del tempo alla legatura. Nota di proprietà al frontespizio e numerosi marginalia coevi. In barbe.

                     La nota di proprietà al frontespizio recita: “Le note marginali in questo libro sono di mano del D. Giovanni Lami”. Trattasi presumibilmente di Giovanni LAMI (1697-1770), storico, bibliotecario e abate. Compiuti gli studi e dopo aver molto viaggiato, Lami tornò a Firenze, dove, nel 1732 fu nominato direttore della Biblioteca Ricciardiana e ricoprì altre varie insigni cariche. Le sua annotazioni in margine al testo dell’Adami, che auspicava un rinnovamento della storiografia fiorentina e proponeva un nuovo metodo, sono precisazioni, digressioni e anche aspre critiche.

MALESPINI, Ricordano. Istoria fiorentina di Ricordano Malespini coll’aggiunta di Giachetto Malespini e la Cronica di Giovanni Morelli. In Firenze, nella stamperia di S.A.R. per Gio. Gaetano Tartini, e Santi Franchi, 1718.

In 4to (233 x 167 mm). xxxxviii 378 [2] pp. Bella vignetta calcografica al frontespizio, raffigurante allegoria di Firenze con l’Arno, e con il Duomo sullo sfondo. Iniziali e fregi xilografici. Pergamena rigida coeva, dorso a 5 nervi, titolo in oro, tagli arrossati.

BORGHINI, Vincenzio. Discorsi di monsignore d. Vincenzio Borghini con annotazioni. Parte prima [-seconda]. In Firenze, appresso Pietro Gaet. Viviani, 1755.

2 volumi in 4to (242 x 175 mm). xxi [1] 518 [2] pp. Assente l’antiporta. iv 641 [1] pp. Vignetta calcografica con giglio di Firenze ad entrambi i frontespizi. Iniziali a fregi xilografici. Numerose illustrazioni xilografiche. Mezza pergamena posteriore con angoli, piatti marmorizzati (abrasioni), tasselli ai dorsi, in barbe.

                     L’opera parla, tra l’altro, dell’origine di Firenze, di Fiesole e della Toscana in generale, della moneta e dei vescovi fiorentini, riproduce numerosi stemmi di famiglie fiorentine.

DEL MIGLIORE, Ferdinando Leopoldo (1628-1696). Firenze città nobilissima illustrata da Ferdinando Leopoldo Del Migliore. Prima, seconda, e terza parte del primo libro. In Firenze, nella Stamp. della Stella, 1684.

In 4to (237 x 166 mm) in due parti: [xx] 480 [4] 481-571 [9] pp. Una (di 5 tavole). Mezza pergamena posteriore. La pubblicazione non ebbe più seguito.

MECATTI, Giuseppe Maria. Notizie istoriche riguardanti il capitolo esistente nel convento de’ padri Domenicani di Santa Maria Novella della città di Firenze detto comunemente il Cappellone degli Spagnuoli […] In Firenze, nella stamperia di Bernardo Paperini, 1737.

In 4to (255 x 192 mm). xvi 47 [1] pp. Frontespizio in rosso e nero con stemma calcografico dei Reali di Spagna. Grande iniziale calcografica. Bei fregi e iniziali xilografici. Mezza pergamena posteriore, tassello al dorso, segnacolo in seta.

LENZI, Domenico. Istoria compendiata di alcune antiche carestie e dovizie di grano occorse in Firenze cavata da un diario ms. in cartapecora del secolo XIV. dal padre f. Vincenzio Fineschi domenicano archivista del convento di S. Maria Novella. In Firenze, nella stampería di Pietro Gaetano Viviani, 1767.

In 4to (254 x 185 mm). xxii [2] 84 pp. Iniziali e fregi xilografici. Cartonato settecentesco con dorso rifatto posteriormente, tagli maculati. Cerniera anteriore un po’ allentata, qualche nota di antica mano.

                     Una nota al contropiatto anteriore segnala: “In carta grave, con postille del Baldovinetti”.

Si aggiunge:

BOCCACCIO, Giovanni (1313-1375). Il Decameron di M. Gio. Boccaccio. Tratto dall’ottimo testo scritto da Fran. d’Amaretto Mannelli sull’originale dell’Autore. Lucca, dai torchi di J. Giusti, 1761.

In 4to (270 x 204 mm). xxxvi 373 [1] carte, ultima bianca. Frontispizio figurato, ritratto del Boccaccio, ritratto del Mannelli, tavola con facsimile di pagina del manoscritto originale, testatina con profilo del Boccaccio, il tutto inciso su rame e non firmato. Tavola ripiegata con genealogia della famiglia Mannelli. Legatura moderna in mezza pelle marrone, piatti marmorizzati, tagli maculati, titoli e filetti in oro al dorso (difetto al piatto posteriore). Esemplare parecchio brunito, come d’uso. Firma di possesso “Della Libreria Baldigiana” al frontespizio, postille marginali; una macchia d’umidità alle ultime carte ha causato una strappo ad una pagina.

Si aggiunge:

Missae in agenda defunctorum tantum deservientes, ex missali Romano recognito desumptae, cum ordinario, & canone, ut in ipsis servatur: ad usum, et commoditatem omnium ecclesiarum. Florentiae: Tartini & Franchi, 1717.

In folio (322 x 223 mm). 24 pp. Frontespizio in rosso e nero con vignetta xilografica. Testo in rosso e nero su due colonne con notazione musicale. Xilografia a piena pagina della Crocifissione, firmata “Fran. Banelli”. Interessante legatura macabra coeva, interamente decorata a secco, cornici concentriche, piccolo scheletro con falce al centro dei piatti, morte cicca agli angoli interni delle cornici. Sguardie rinnovate, tracce d’uso, ma buon esemplare.