(Manoscritto miniato) Horae Beatae Mariae Virginis [presumibilmente
Anversa, circa 1480].
Manoscritto miniato su pergamena in 8vo piccolo (148 x 106 mm), [65] carte,
la prima bianca, le ultime tre bianche ma con annotazioni manoscritte in
fiammingo e in spagnolo relative a nascite, battesimi, matrimoni, sepolture
dei proprietari del manoscritto fino al 1592. Specchio di scrittura 80 x 60
mm. Testo su una colonna di 16 righe, in grafia gotica in inchiostro nero,
con titoli e alcune parole in rosso. 3 grandi miniature a piena pagina,
ciascuna riquadrata da un filetto dorato e posta entro una ricca cornice
fitomorfa policroma (azzurro, blu, verde, arancione, oro) con grandi foglie
dacanto e piccoli fiori e abitata da uccelli e angeli. La pagina a fianco
di ogni miniatura è similmente incorniciata, e accoglie, entro un filetto
dorato, una porzione di testo che inizia con unampia iniziale D finemente
decorata con volute e motivi floreali policromi su fondo oro. Il
manoscritto contiene inoltre altre 7 pagine con cornici floreali policrome
e grande lettera D (o C) policroma su fondo oro, ed è ulteriormente
decorato da circa 86 iniziali di un centimetro miniate in oro su fondo
filigranato in blu e rosso, e da innumerevoli piccoli capilettera dorati o
filigranati in blu e rosso. Legatura coeva in pelle di scrofa decorata a
secco con cornici concentriche. Terza miniatura con margine superiore
sbaffato in un paio di punti, piatto posteriore rigato da un numero di
tagli.
Incantevole libro dore fiammingo. Contiene: Calendario cc. 2-7v; Ufficio
della Croce cc. 8v-11; Ufficio della Vergine cc. 12v-48v; Sette Salmi
Penitenziali e Litanie cc. 49-62v.
Ogni miniatura è posta in antiporta ad una parte del testo. Quella che apre
lUfficio della Croce raffigura Cristo in croce con Maria e San Giovanni
Evangelista ai lati, e con il teschio di Adamo ai suoi piedi. La croce si
staglia su uno sfondo rosso decorato da una filigrana dorata; le tre
aureole e i tagli del Vangelo che San Giovanni tiene in mano sono dorati.
La miniatura in antiporta allUfficio della Vergine raffigura
lAnnunciazione: la Vergine ad un inginocchiatoio in stoffa rossa accoglie
langelo che le porge un cartiglio con su scritto Ave Gratia Plena Dominus
Tecum; la scena è sovrastata da una lunetta dorata e filigranata, ad un
angolo della quale si affaccia la figura di Dio circondata da un anello di
cielo stellato e dalla quale si irradiano raggi e scende lo Spirito Santo
sotto forma di colomba bianca; ai piedi della Vergine, su un pavimento
verde a scacchi, posa un vaso dorato che contiene un giglio. I Salmi
Penitenziali e le Litanie sono introdotte da uninteressante immagine che
ritrae Cristo seduto su un arcobaleno e poggiante i piedi su una palla
dorata, affiancato da due angeli che ne annunciano la gloria con squilli di
tromba, il tutto su uno sfondo rosso decorato da filigrana dorata simile a
quello già visto nella prima miniatura; sotto a Cristo si estende un verde
fiume infernale con i volti dei dannati che emergono dalle acque e con un
orrendo Satana a forma di teschio con le fauci spalancate e lunghi canini
acuminati. La postura del Cristo richiama quella del Trittico del Giudizio
Universale di Hans Memling, eseguito tra il 1467 e il 1473. Le sette pagine
con cornici floreali policrome e grande lettera D (o C) policroma su fondo
oro introducono le varie ore dellUfficio della Vergine.
Provenienza: il calendario contiene termini in fiammingo e santi locali
come San Servazio, le cui spoglie sono conservate a Maastricht, o
Willibrord, che è considerato lapostolo della Frisia. Nelle antiche
annotazioni in fiammingo al termine del manoscritto si leggono chiaramente
i nomi di Anversa e Lovanio.