Luca Giordano
(Napoli 1634-1705)
DIANA ED ENDIMIONE
olio su tela, cm 178x125
Provenienza:
collezione privata, Roma
L’inedito dipinto qui presentato, sempre attribuito a Luca Giordano nella raccolta di provenienza, costituisce un'aggiunta significativa al catalogo dell'artista napoletano e contribuisce a definire in maniera più articolata e precisa il periodo estremo della sua attività, che fino a tempi recenti si riteneva esclusivamente dedicato a una produzione di soggetto religioso.
Una datazione intorno al 1704, al ritorno dall'ultimo soggiorno spagnolo, è suggerita dalla pennellata fluida e veloce, quasi da bozzetto "alla prima" con cui l’artista napoletano propone nuovamente, in un formato verticale del tutto inconsueto, un tema mitologico che egli stesso aveva più volte affrontato in modi diversi a partire dalla metà del Seicento: oltre agli esemplari della storia di Diana e Endimione pubblicati nella monografia di Oreste Ferrari e Giuseppe Scavizzi (1992 e successivi aggiornamenti) ricordiamo anche la tela da noi presentata nell’autunno del 2013 (15 ottobre, lotto 148) a cui si riferiva un disegno preparatorio già sul mercato antiquario inglese.
La tela qui proposta costituisce invece una versione autografa e leggermente variata del Diana e Endimione, anch'esso di formato verticale e simile al nostro anche per dimensioni, comparso sul mercato antiquario inglese nel 1999 e successivamente pubblicato da Oreste Ferrari e Giuseppe Scavizzi (Luca Giordano. Nuove ricerche e inediti, Napoli 2003, p. 101, A0329, illustrato a colori a p. 102). La principale variante riguarda il braccio destro della dea che nell’esemplare citato è rivolto al cielo mentre nel nostro accompagna in maniera più armoniosa l’atteggiamento della figura.
Anche sotto il profilo conservativo il nostro dipinto, sostanzialmente intatto sotto la vernice ingiallita, appare superiore alla versione già catalogata.