Vaso Cina dinastia Qing sec. XIX,
porcellana policroma a fondo giallo reca marchio Qianlong
alt. cm 75
A “famille-rose twin fish and chime” yellow ground porcelain vase, Qing Dynasty, 19th century, Qianlong mark, H. 75 cm
黄地粉彩花瓶 清 十九世纪(乾隆款)高 75cm
€ 25.000/35.000 £ 20.000/28.000 $ 32.500/45.500
Provenienza
Collezione Pasini, Milano
Collezione privata, Milano
Il vaso, dall’ampio corpo ovoide e dal lungo collo a tromba, è finemente decorato con fiori, ramages, simboli taoisti, buddisti e “gli oggetti preziosi”; si presenta come pezzo di una eccellente qualità pittorica sia per il fondo di un giallo sgargiante con decoro così detto “segreto”, che per gli smalti.
Sul collo del vaso sono disposti lateralmente due pipistrelli capovolti dalle ali spiegate che rappresentano l’arrivo della felicità; la pietra musicale, simbolo di fortuna, sostiene la coppia di pesci, che oltre ad essere uno degli otto simboli buddisti, rappresentano anche la felicità coniugale, la fecondità e l’abbondanza; appesa ai pesci si scorge la bene augurale svastica. Le anse del vaso sono abbellite con due lunghe prese modellate nella forma di un drago stilizzato.
L’ampio corpo del vaso è fittamente decorato sia sul fronte che sul retro con grandi fiori e ramages che collegano e tengono sospesi i vari simboli degli immortali taoisti, quali, il flauto: emblema di Han-Hsian-Tzu, genio e patrono dei musicanti; la spada: emblema di Lu-Tung-Pin, che simboleggia la vittoria del bene sul male; il ventaglio: emblema di Chung-li Chuan, il capo degli otto immortali, che conosce il segreto dell’elisir di lunga vita, e che è sempre raffigurato col ventaglio col quale si crede che faccia rivivere le anime dei morti; la zucca del pellegrino: dalla quale esce la pergamena, emblematica del potere di Li Tieh-Kuai, che riesce a liberare il suo spirito dal corpo; il paio di nacchere: simbolo del protettore delle professioni teatrali; il cesto di fiori: portato da Lan Ts’ai-ho, l’immortale donna ermafrodita protettrice dei fiorai; la capsula di semi del fior di loto: di Ho Hsien-Ku, protettrice dei focolari domestici, l’unica divinità femminile tra gli immortali taoisti; il tubo di bamboo con due aste: una sorta di strumento musicale portato da Chan Kuo Lao, l’immortale, che aveva il dono di rendersi invisibile e di bere veleni senza che questi avessero alcun effetto. Chan Kuo Lao era amante del vino e creava liquori da semplici erbe che gli altri immortali bevevano credendo che avessero proprietà creative, ed è per questo che è considerato il genio protettore degli artisti e dei calligrafi.
Al centro del vaso si dischiude un bellissimo fiore di loto sormontato da tre pesche collegato da racemi fioriti agli otto simboli taoisti, il piede del vaso è costeggiato da lembi verticali multicolore e da motivi geometrici, l’interno e la base sono invetriate con uno smalto turchese chiaro.