Old and Modern Master Prints and Drawings-Books

wed 11 June 2014
Live auction 31
297

(Firenze) VARCHI, Benedetto (1503-1565). Storia fiorentina di messer Benedetto Varchi. Nella quale principalmente si contengono l'ultime revoluzioni della Repubblica fiorentina, e lo stabilimento del principato nella casa de' Medici. Colla tavola in fine delle cose più notabili. In Colonia, appresso Pietro Martello, 1721.

(Firenze) VARCHI, Benedetto (1503-1565). Storia fiorentina di messer Benedetto Varchi. Nella quale principalmente si contengono l'ultime revoluzioni della Repubblica fiorentina, e lo stabilimento del principato nella casa de' Medici. Colla tavola in fine delle cose più notabili. In Colonia, appresso Pietro Martello, 1721.

In folio (324 x 204 mm). [xxviii] 677 [3] pp. Antiporta incisa da Andreas Matthaus Wolfgang, frontespizio in rosso e nero con medaglioni calcografici, ritratto dell'autore a piena pagina inciso da Johann Andreas Pfeffel, albero genealogico mediceo a doppia pagina, anch’esso inciso su rame. Ampi fregi e capilettera xilografici. Piena pergamena rigida coeva, dorso liscio con titoli in oro su tassello. Occasionali ossidazioni causate dall’inchiostro di stampa allo specchio del testo, piccola e pallida gora marginale, minime tracce del tempo.

PRIMA EDIZIONE, a cura di Francesco Settimanni e stampata ad Augusta da Paolo Kuhzio (cfr. Parenti, Dizionario dei luoghi di stampa falsi, inventati o supposti, 56), di questa importante storia di Firenze scritta da Varchi nell’arco di vent’anni, su incarico di Cosimo I. Si tratta della ristampa con la carta Llllr che termina con “ardeva d’ammendare la ver-“ e con l’errore corretto a p. 638 (cfr. Gamba n. 998). L’opera si contraddistingue per cura nella ricerca delle fonti. Varchi studiò all'Università di Pisa per diventare notaio. Laureatosi in legge, esercitò per un breve tempo la professione, ma ben presto si dedicò agli studi umanistici. Viaggiò molto, fra Roma, Venezia, Padova e Bologna. Chiamato da Cosimo I per scrivere la Storia fiorentina, ritornò nel 1543 nella città natale e cominciò a tenere lezioni su Dante all'Accademia Fiorentina. Fu autore di sonetti e canzoni, ma anche di poesie latine e varie traduzioni di opere latine. A lui si deve il più importante trattato di linguistica del XVI secolo, l'Ercolano, uscito postumo nel 1570. Varchi morì nel 1565, lasciando numerosi autografi e una biblioteca di manoscritti, incunaboli e volumi a stampa.