Venere italica
Materia e tecnica: argilla figulina di Signa modellata a stampo con ritocchi a stecca
La statua riproduce l’originale di Antonio Canova conservato alla Galleria Palatina di Firenze.
La dea è ripresa nel momento in cui esce dall’acqua in atto di rivestirsi con il peplo che tiene stretto con entrambe le braccia sul petto
Completa di base circolare in terracotta di Signa decorata con motivi a festoni che pendono da bocche di satiri
Produzione: Manifattura di Signa
Stato di conservazione: integra, piccola lacuna sull’alluce destro
Dimensioni: Venere: alt. cm 156; base alt. cm 60
Datazione: fine sec. XIX
Bibl.: La manifattura di Signa, a cura di A. Baldinotti, L. Bassignana, L. Bernini, L. Ciulli, Firenze 1986, vol. II, p. VII, n. 872