Raro anforone squamato
Materia e tecnica: argilla depurata camoscio; vernice bruna, suddipinture in bianco e paonazzo, dettagli resi a graffito, modellato a tornio veloce
Labbro ad echino, distinto, alto collo troncoconico svasato verso il basso, corpo ovoide, ampio piede troncoconico; anse a nastro impostate verticalmente dal collo alla spalla.
Decorazione: labbro, interno della bocca e collo verniciati; alla base del collo linguette radiali, sulla spalla, fra le anse, ampia fascia di squame graffite e sovrapposte, rivolte verso il basso e centrate da cerchiello, con ritocchi suddipinti in bianco e paonazzo; sulla massima espansione, fra due fasce a guilloche, teoria di animali gradienti a destra: cervi e capridi pascenti, leoni, cavalli, pantere, sfingi e cigni, nel campo rosette a puntini. Sotto la scena figurata altra ampia zona a squame sovrapposte e rivolte verso l’alto cui segue un’altra fascia a guilloche; parte finale del vaso e piede dipinti a linguette radiali alternate in bruno e paonazzo.
Produzione: ceramica rodia
Stato di conservazione: integro, incrostato
Dimensioni: alt. cm 50,5
Datazione: 625-600 a.C.
Cfr.: La ceramica degli etruschi,a cura di M. Martelli, Novara 1987, pp. 26, 107, n.57
Il vaso è corredato da attestato di libera circolazione ed esame di termoluminescenza effettuata dal Dipartimento di Fisica Sperimentale dell’Universitàdegli Studi di Torino, in data 4 ottobre 2011