Anfora della Bottega dellUrna Calabresi Materia e tecnica: impasto rossiccio; ingubbiatura rossa lucidata a stecca, vernice bianca-avorio, modellata a tornio Labbro estroflesso, con orlo arrotondato, collo cilindrico a profilo concavo, corpo ovoide rastremato verso il basso, piede a tromba; anse a bastoncello, impostate verticalmente dal collo alla spalla Decorazione: interamente eseguita in bianco; tratti paralleli sul labbro, sul collo motivo a fascia di triangoli col vertice verso il basso fra gruppi di linee parallele superiori ed inferiori, ripetuto due volte; sulla spalla catena di palmette fenicie stilizzate e gruppi di trattini verticali; sulla massima espansione guilloche fra gruppi di linee parallele; nella parte inferiore del corpo si ripete tre volte lo stesso motivo del collo ma i triangoli hanno il vertice verso lalto; due bande parallele sul piede; le anse sono decorate da bande parallele Produzione: Etruria meridionale, Cerveteri Stato di conservazione: integra, lacuna sul labbro Dimensioni: alt. cm 42; diam. bocca cm 17,5 Datazione: fine VII sec. a.C. Cfr.: La ceramica degli Etruschi a c. di M. Martelli, Novara 1987, p. 94 n. 42 e pp. 265-266, per una coppia quasi identica, nn. 106332, 106333 del Museo di Villa Giulia a Roma, provenienti dalla tomba 18 s. di via del Manganello a Cerveteri Questo tipo di anfora dalla caratteristica decorazione bianca-avorio su fondo rosso proviene da una bottega ceretana operante nella seconda metà del VII sec. a.C. della quale sono noti alcuni pithoi dalla Tomba dei Dolii di Cerveteri, unanfora conservata allAsmolean Museum di Oxford, lurna cineraria eponima, unaltra dalla tomba 149 di Monte Abatone (Cerveteri) e due anfore del Musé du Louvre già della Collezione Campana. Lesemplare qui presentato costituisce quindi una nuova testimonianza, finora inedita, dellattività di questa importante officina di Cerveteri