Grande vaso Cina, inizi XX secolo, in pseudo-giada color verde spinacio intenso elaboratamene intagliato nella forma di un contenitore provvisto di due manici laterali aggettanti lavorati nella forma di teste di drago e poggiante su un piede ornato con motivi derivati dagli antichi bronzi rituali, il coperchio arricchito da unalta presa che presenta una sfera iscritta in un elemento quadrangolare decorato con draghi, pomello sommitale nella forma di leone stilizzato, base in legno sobriamente sagomata, alt. cm 38 Questo tipo di contenitori in giada o pseudo-giada, caratterizzati da un decorativismo quasi eccessivo e da pastiche iconografici dove gli elementi della tradizione artistica cinese vengono rielaborati in ardite combinazioni, cominciarono ad esser prodotti in Cina sul finire del XIX secolo come prodotti esclusivamente indirizzati al florido mercato estero, soprattutto occidentale. Altra caratteristica di questi oggetti, che ancora oggi sono prodotti in centri artigianali specializzati della Repubblica Popolare Cinese, è il virtuosismo decorativo, ricercato dagli acquirenti occidentali, esemplificato in questi vasi dai numerosi anelli in giada appesi alle anse prive di funzione pratica e dallintricata decorazione che ricopre per intero, con un senso di horror vacui, la superficie degli oggetti.