Attribuito a Pietro Liberi
(Padova 1605 - Venezia 1687)
VENERE, VULCANO ED EROS
olio su tela, cm 115,5x148
Il dottor Alessio Pasian, autore dell’articolo Federico Cervelli “pittore di buona macchia” in “Arte veneta”, 68.2011(2012), pp. 115-141, suggerisce che si tratti di un’opera del pittore milanese, ma attivo a Venezia, Federico Cervelli (Milano c. 1638-Venezia 1696)
La tela qui offerta si può ascrivere alla fase giovanile di Pietro Liberi, nella seconda metà degli anni Cinquanta del Seicento. I confronti più stringenti sono con la Betsabea nel Museo Nazionale di Kisinev (U. Ruggeri, Pietro e Marco Liberi pittori nella Venezia del Seicento, Rimini 1996, p. 129, P 37) con la personificazione della città di Rovigo nell’Allegoria del Podestà Alvise Foscarini nella Basilica della Rotonda di Rovigo, del 1656 (Ruggeri, P 26), e con Il Tempo scopre la Verità nel Museo Nazionale di Budapest (Ruggeri p. 127, P 32).