Important Old Master Paintings

tue 19 April 2016
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Maestro della Madonna Lazzaroni, sec. XIV

€ 8.000 / 12.000
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Maestro della Madonna Lazzaroni, sec. XIV

ALTAROLO RAFFIGURANTE LA MADONNA CON BAMBINO IN TRONO TRA SANT'ANTONIO ABATE E UNA SANTA MARTIRE (NELLA PARTE CENTRALE); SAN PAOLO, UN GIOVANE APOSTOLO E LA CROCIFISSIONE TRA I DOLENTI (ALL'INTERNO DEGLI SPORTELLI LATERALI); L’ANNUNCIAZIONE (NELLE SEMICUSPIDI APICALI)

tempera e oro su tavola, cm 44x36,5 aperto, cm 44x19,5 chiuso

 

Provenienza

Già Collezione Cini, Venezia

 

Referenze fotografiche

Fototeca Zeri, inv. 16910, busta 0055; fasc. 7, scheda 2596              

 

Bibliografia

M. Boskovits, Pittura fiorentina alla vigilia del Rinascimento 1370-1400, Firenze, 1975, p. 240, nota 169

 

Il trittico qui presentato, inizialmente riferito da Roberto Longhi ad Andrea da Firenze con un parere scritto del 2 dicembre 1968, viene pubblicato dal Boskovits nel 1975 come Maestro della Madonna Lazzaroni nella collezione Cini di Venezia.

Si evidenziano forti analogie della nostra tavoletta con i due sportelli di trittico con la Crocifissione, l’Annunciazione e Tre santi già presso l'Historical Society di New York (fototeca Zeri, busta 0055; fasc. 7, scheda 2599), in particolare nelle scene di Annunciazione e di Crocifissione, da cui il nostro dipinto differisce solo per l’assenza della figura di Maddalena ai piedi della croce.

L’appellativo di Maestro della Madonna Lazzaroni è dovuta a Richard Offner, che inizialmente aveva chiamato il pittore “Master of the two Madonnas”, modificandolo successivamente in Maestro della Madonna Lazzaroni essendo egli l’autore di una tavola già nella raccolta Lazzaroni di Parigi.

Boskovits riconosce nello stile del pittore influenze dell’Orcagna, di Andrea Bonaiuti (Andrea da Firenze), e di Cenni di Francesco; con quest’ultimo ricorda la collaborazione all’affresco con la Vergine e il Bambino tra le personificazioni delle Virtù nel Palazzo Comunale di San Miniato in provincia di Pisa, datato 1393. Al Maestro della Madonna Lazzaroni Boskovits attribuisce la realizzazione delle Virtù (Boskovits, op. cit., p. 293).