CORNICE, BOLOGNA, SECONDA METÀ SECOLO XVII
sagoma a cassetta con gole lisce e rovesce, fascia piatta abbellita negli angoli con racemi scolpiti e applicati, gole lisce, profilo liscio scende a muro. Doratura a guazzo in oro zecchino con preparazione a bolo giallo. Luce cm 72,5x57; ingombro cm 94,5x79. Luce cm 72x57,5; ingombro cm 94x79,5
Bibliografia
Catalogo 8, n. 30
Queste due cornici possono essere viste come una sorta di transizione tra la forma dell’Albana cinquecentesca e la sua evoluzione seicentesca, della quale offre una versione elegante e sobria. Priva della canonica bulinatura del piatto e dei bordi scolpiti, verte sul motivo dei racemi angolari con le belle nervature delle foglie che si appoggiano alla sagoma.
Nelle varianti regionali più legate alla Toscana, i racemi sono sostituiti da volute vegetali più carnose e morbide, che assumono la forma di mascheroni e creazioni fantastiche legate al mondo zoomorfo.