(Conciliabolo di Pisa) FERRERIO, Zaccaria. Promotiones et progressus
sacrosancti pisani co[n]cilii moderni indicti & i[n]cohati anno d[omi]ni
M.D.XI. Co[n]stitutio[n]es sacrosancti co[n]sta[n]tie[n]sis co[n]cilii de
te[m]pore & modo celebrandi concilii generalis sessione xxxix. promulgata
[Milano, Gottardo da Ponte, 1512].
In 8vo piccolo (140 x 91 mm). [105] carte. Segnatura: a-n8 o2. Assente la
prima carta. Grandi iniziali xilografiche. Pergamena moderna in stile,
tagli rossi. Arrossature allangolo inferiore dei primi fascicoli, antica
nota manoscritta, relativa al teologo umanista francese Gentian Hervetius,
al termine del volume.
Raro post incunabolo sul Concilio (o Conciliabolo, come è passato alla
storia, in quanto non legittimo) di Pisa convocato da Luigi XII di Francia
per spodestare papa Giulio II, con cui il re si era scontrato per motivi
politici. Indetto il 16 maggio 1511, il Concilio si aprì a Pisa nel
novembre 1511 alla presenza di cardinali ostili a Giulio II (tra cui
Bernardino Ló de Carvajal, Federico Sanseverino, Guillaume Briç e René de
Prie) ed altri vari prelati. Dopo tre sessioni, il Concilio fu trasferito a
Milano, poi ad Asti e, nel giugno 1512, a Lione, dove venne sciolto senza
aver ottenuto nessun risultato. Papa Giulio II reagì scomunicando i
cardinali ribelli e convocando il Concilio Lateranense V, che condannava
severamente il Conciliabolo di Pisa. Queste Promotiones, stampate anche in
un in-folio di [44] carte, sono il resoconto completo degli Atti del
Concilio.