ROSSINI, Gioacchino (1792-1868). Lettera autografa firmata, una pagina in 4to, datata “Montecatini, 16 luglio 1832”, indirizzata ad un “Amico Carissimo”, presumibilmente il compositore Gaetano Donizetti (1797-1848), al quale Rossini si rivolge in qualità di protettore del tenore ucraino Nikolaj Ivanov (o Ivanoff, 1810-1880), vittima, assieme ad un altro cantante lirico, Batista Vergè, di complotti non ben definiti: “Dopo aver preso conscenza di una lettera scritta da Vergè a Corticelli di Bologna, dalla quale risulta chiaramente che si sta tramando danni non lievi a carico del … Vergé e del comune amico Ivanoff, ho consigliato quest’ultimo … per concertare in buona fede il mezzo di combattere e trionfare. Tu sai che solo dopo le tue sollecitudini ho indotto Nicolino ad accettare le condizioni le più discrete che sia possibile, il Tenore non ha calcolato che il piacere di riprendere la sua carriera con un’opera tua e da te stesso posta in scena, più ancora si è ritenuto fortunato di aggiungere al suo repertorio un tuo nuovo lavoro … Io ti prego addunque di preparare con Nicolino batterie inespugnabili affinché trionfi il vero merito, Io ho diritto di contare sul tuo senno e sul tuo genio, non dimenticare che è un tuo costante ammiratore e amico che ti prega.” Minimi segni del tempo.
Rossini apprezzava molto Ivanov: lo propose in numerose repliche dei suoi lavori e lo indicò a Gaetano Donizetti e a Giuseppe Verdi come professionista affidabile e voce di sicuro successo. Grazie all’appoggio di Rossini, Ivanov divenne ben presto uno dei più importanti tenori in Italia. Interessante lettera di raccomandazione.