OLD MASTER PAINTINGS

Florence, 
tue 14 November 2017
Live auction 224
26

Cesare Dandini

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Cesare Dandini

(Firenze 1596-1656)

SAN GIOVANNI EVANGELISTA                     

olio su tela, cm 71,5x58

 

Inedito e non replicato, lo splendido dipinto qui offerto costituisce un’aggiunta significativa al pur nutrito catalogo di Cesare Dandini e, più precisamente, al suo periodo più felice intorno alla metà degli anni Trenta.

Nella figura pensosa e languida dell’Evangelista riconosciamo i tratti di un modello ideale costantemente ripetuto dall’artista fiorentino, che lo piega alle più diverse identità, maschili e femminili, prestando i suoi tratti ad allegorie sacre e profane come a figure tratte dalle Scritture e dal mito.

Lo ritroviamo ad esempio nella Allegoria della Commedia commissionata da don Lorenzo de’ Medici per la villa La Petraia e ora nei depositi delle Gallerie Fiorentine, come nella Donna in abiti orientali che nello Statens Museum for Kunst di Copenhagen reca la sigla del pittore e la data del 1639, uno dei rari riferimenti cronologici nel catalogo dell’artista.

Inusuale è il soggetto del nostro dipinto, che conoscevamo solo in una diversa versione, parte di una serie dedicata ai quattro Evangelisti nella collezione di Gianfranco Luzzetti (Sandro Bellesi, Cesare Dandini, Firenze 1996, pp. 199-101, n. 46 e tav. VII). Anche le fonti biografiche tacciono a questo proposito, ma possibili tracce di antica appartenenza a una collezione aristocratica fiorentina potrebbero arrivare dalla Nota dei quadri esposti all’Accademia del Disegno, che nel 1729 registra la presenza di un San Giovanni Evangelista di Cesare Dandini prestato dal Cavalier Filippo Guadagni. Ancora, nel 1715 un San Giovanni Evangelista del Dandini figura in mostra, dalla collezione Compagni: lo stesso, senza dubbio, descritto nel 1789 nella galleria del Cavalier Braccio Luigi Compagni, che tuttavia nell’inventario della stessa collezione del 1808 viene invece descritto come Giovanni Battista (The Getty Provenance Index Database).

Una committenza importante si deduce in ogni caso dai preziosi pigmenti utilizzati per i panneggi sontuosi della figura, esaltati da un ottimo stato conservativo.