Attribuiti a Pier Francesco Garola
(Torino, 1638 - Roma, 1716)
PROSPETTIVA ARCHITETTONICA CON IL RITORNO DEL FIGLIOL PRODIGO
PROSPETTIVA ARCHITETTONICA CON LA PARTENZA DEL FIGLIOL PRODIGO
coppia di dipinti ad olio su tela, cm 116,5x146,5
(2)
Provenienza
Collezione privata
Bibliografia di riferimento
G. Sestieri, Il capriccio architettonico in Italia nel XVII e XVIII secolo, Foligno, 2015, II, pp. 62-81.
La complessità delle prospettive architettoniche qui presentate, animate da vivaci figurine, e la loro impostazione scenografica palesemente legata al mondo degli allestimenti teatrali suggeriscono di ricondurre la coppia di tele alla produzione di Pier Francesco Garola, autore di vedute interne delle principali basiliche romane ma anche di prospettive di invenzione, alcune delle quali accostabili alle nostre sotto il profilo stilistico e compositivo.
Tra queste possiamo citare due opere pubblicate da Giancarlo Sestieri nei volumi sul capriccio architettonico edito nel 2015 (II, p. 80, figg. 26 a-b): il pendant attribuito a Pier Francesco Garola (e un tempo ad Alberto Carlieri; ubicazione ignota, già Padova Galleria Antiquaria G. Morosini), raffigura le storie di David sullo sfondo di due archi a serliana che possono essere accostati a quello presente nel nostro dipinto col ritorno del figliol prodigo.
Architetto e pittore di prospettiva formatosi tra Venezia, Bologna e Firenze, Pier Francesco Garola perfeziona il suo stile durante un soggiorno in Emilia dove poté osservare attentamente lo stile e la tecnica di pittori quadraturisti come Girolamo Curti, Giovanni Antonio Mannini e Angelo Michele Colonna. Nel 1668 si trasferisce a Roma dove acquista notorietà come pittore di vedute tanto da ricevere l'incarico di maestro di prospettiva all'Accademia di San Luca.