Scuola bolognese, sec. XVII
LUCREZIA ROMANA
olio su tela, cm 124x95
Tito Livio racconta che Sesto Tarquinio, figlio dell’ultimo re di Roma, si invaghì di Lucrezia, cercando di possederla a tutti i costi. La tela qui offerta raffigura il disperato tentativo della nobildonna di liberarsi dal suo aggressore armato di spada.
L’impostazione classicheggiante della scena, caratterizzata da un realismo robusto e da contrasti luministici che permettono alle anatomie dei corpi e alle vigorose pieghe dei panneggi di risaltare nell’oscurità della camera da letto, collocano il dipinto nell’ambito della scuola bolognese seicentesca.
Il gusto per un’ambientazione a lume di notte porta a ipotizzare che il suo artefice abbia coniugato il magistero carraccesco alla fortuna del caravaggismo dipanatosi per tutta la penisola.