15TH TO 18TH century PORCELAIN AND MAIOLICA

Florence, 
wed 18 April 2018
Live auction 247
7

COPPA, CASTEL DURANTE O PESARO, 1540-1550

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COPPA, CASTEL DURANTE O PESARO, 1540-1550

in maiolica dipinta in policromia con arancio, giallo, verde, blu, bruno di manganese nella tonalità nera, marrone e bianco di stagno. Sul retro traccia di cartellino cartaceo quadrato recante il numero 020 impresso con un timbro; cartellino cartaceo ovale stampato “EUGÉNE VINOT / Curiosités / 7 Quai Malaqua.. / PARIS”; iscrizione a pennello in nero sovrasmalto solo parzialmente leggibile: “Plate du Duc de Parme (…1888)”; iscrizione poco leggibile all’interno del piede “1539 Dona da… Bernardina…”; alt. cm 6, diam. cm 22, diam. piede cm 10,5.

 

La coppa presenta corpo concavo con tesa alta, decorata sul fronte da un bel ritratto femminile di giovane donna raffigurata frontalmente, il volto verso l’alto in atteggiamento di estasi con gli occhi al cielo, i capelli sciolti sulle spalle e le mani giunte in atteggiamento di preghiera, la bocca carnosa semichiusa. La folta capigliatura è trattenuta sulla nuca da un fermaglio verde da cui scende una veletta bianca che va a confondersi con i capelli di colore fulvo-ramato, lasciando scoperte soltanto le orecchie. Il busto, compresso all’interno della coppa, è rivestito di un abito morbido di colore arancio dal quale spiccano le maniche dipinte in verde.

La coppa appartiene alla tipologia delle “belle”, piatti utilizzati per celebrare le future spose da parte del promesso, o come dono di fidanzamento. L’effigiata, probabilmente una fanciulla nubile a giudicare dall’acconciatura, risponde ai canoni della bellezza ideale rinascimentale: pelle chiara, capelli fulvi e atteggiamento che ne sottolinea la virtù.

Tra gli interessanti confronti in collezioni private e pubbliche, ricordiamo la coppa non integra del museo di Baltimora, decorata con l’immagine della Maddalena, realizzata con le medesime accortezze pittoriche: lo sguardo estatico, i capelli sciolti, e l’aggiunta di una mano che sorregge l’unguentario; tale coppa è attribuita a Castel Durante o a Venezia intorno alla metà del secolo XVI. Particolarmente vicina stilisticamente alla nostra anche la coppa del Museo Correr di Venezia attribuita alle manifatture di Castel Durante o Venezia e datata tra il 1530 e il 1540 (G. Mariacher, Mostra di maioliche cinquecentesche del Museo Correr, in “Bollettino dei Musei Civici veneziani”, 3, 1958, fig. 21), dove diversi elementi ci fanno riflettere sulla possibile provenienza da uno stesso ambito produttivo e addirittura da uno stesso artefice. La stessa è stata citata da Carmen Ravanelli Guidotti nella scheda relativa a un’opera analoga con ritratto di “bella” donna proveniente dalla collezione Dutuit, ora nella collezione del Petit Palais a Parigi (Lascito Dutuit, 1902, n. inv. ODUT 01073), sottolineando come il ritratto realizzato con l’uso di una mezza tinta diluita su sfondo blu, reso con ampie pennellate parallele per tutta la lunghezza alle spalle della figura, ben si inserisca in una serie ascrivibile ad una non meglio identificata bottega marchigiana che caratterizza i ritratti con uno sguardo ammiccante. A tal proposito Riccardo Gresta, pubblicando una coppa con figura femminile molto simile a quella del Petit Palais, ritiene superata l’attribuzione a Castel Durante per questa serie, e propone invece una possibile produzione pesarese.