VERSATOIO, PISA, NICOLÒ SISTRI, ULTIMO QUARTO SECOLO XVI
in maiolica decorata in blu di cobalto e giallo antimonio in due toni. Il corpo bacellato, che trae ispirazione dalle forme dell’argenteria, si allarga sul fronte in un becco triangolare mentre sul retro un’elegante ansa a forma di serpente parte dall’orlo per terminare poco al di sotto della metà del corpo; piede alto decorato con cordonature a rilievo. Il decoro è “a raffaellesche”, composto da esili arpie, suddiviso in settori verticali da finte cordonature, mentre il manico è dipinto ad imitare realisticamente un serpente con piccole squame, che mostra nell’occhio una modalità stilistica che si ritrova in altre opere della bottega granducale. La pertinenza pisana del gruppo è dimostrata dalla splendida anfora, già in collezione Cora, recante sul fianco una tabella con scritta “PISA” (inv. n. 21511/c), mentre per la datazione ci rifacciamo a quanto indicato da Spallanzani, che indica il 1592 come inizio della produzione; cm 20,5x23x12
Bibliografia di confronto
AA.VV., La donazione Galeazzo Cora, Milano 1985, pp. 260-261 nn. 666-669;
M. Spallanzani, Ceramiche alla Corte dei Medici nel Cinquecento, in “Toscana Qui”, periodico trimestrale di informazione regionale, Firenze 1994, p. 116;
G. de Simone, Niccolò Sisti. Crespina, in “Palazzo Blu. Le Collezioni”, Pisa 2010