KANTHAROS
Puglia, 320-300 a.C.
Kantharos apulo a figure rosse con orlo rovesciato, bicchiere cilindrico a profilo concavo, anse verticali sormontanti impostate alla base del bicchiere, alto stelo cilindrico con anello rilevato a metà del suo sviluppo, piede troncoconico. Protomi femminili a matrice sono in corrispondenza dell’inserzione delle anse sulla vasca e alla base delle anse, su elementi foliati. La decorazione figurata, con dettagli riccamente sovraddipinti, si pone su due lati, marginati da colonne ioniche: sul lato A compare una figura femminile seduta di tre quarti su una roccia con uno specchio nella sinistra e una cista nella destra, a terra è posto un kalathos. Sul lato B è un erote androgino retrospiciente ad ali spiegate e con in mano una coppia di phialai. Vicino a lui sono un cigno e un ventaglio. H. 26,6 cm; diam orlo 11,7 cm
Questo kantharos, di elevata qualità formale, può essere ascritto ad un ceramografo connesso al Gruppo del Sakkos Bianco / Kantharos, il pittore di Bari 957 - A.D. Trendall, A. Cambitoglou, The Red-Figured Vases of Apulia (vol. II), Oxford 1982, pp. 986-987 (tav. 387) - cui sono stati attribuiti solo altri 5 vasi, tutti kantharoi - L. Todisco (a cura di), La ceramica a figure rosse della Magna Grecia e della Sicilia, Roma 2012, vol. I, pp. 289-290.
Provenienza
Collezione privata. Toscana
Pandolfini 18 dicembre 1998, lotto 232
Collezione privata piemontese.
Oggetto dichiarato d’interesse archeologico particolarmente importante (D.M. 22 gennaio 1986)