Cecco Bravo
(Firenze 1601-1661)
RITRATTO DI CARLO FERDINANDO DEL TIROLO
olio su tavola, cm 58x41
PORTRAIT OF CARLO FERDINANDO DEL TIROLO
oil on panel, cm 58x41
Il dipinto è corredato di parere scritto di Mina Gregori dove è considerato modello preliminare per il Ritratto del Granduca Ferdinando Carlo del Tirolo a cavallo, conservato presso il Castello di Ambras a Innsbruck, rara testimonianza dell'ultimissima attività di Cecco Bravo. Nel giugno del 1660 il pittore, forse a causa dell'isolamento artistico creatosi intorno a lui a Firenze, dove si stavano affermando tendenze artistiche piuttosto lontane dalla stravagante libertà pittorica cui era giunto, si era trasferito alla corte dell'Arciduca Ferdinando Carlo e di Anna de' Medici a Innsbruck, dove incontrò la morte l'11 dicembre dell'anno seguente (cfr. Cecco Bravo: pittore senza regola, catalogo della mostra a cura di A. Barsanti e R. Contini, Milano 1999). È stato ipotizzato che il ritratto sia stato in realtà iniziato da Giusto Sustermans, effettivamente più avvezzo del Montelatici al genere del ritratto, durante il suo soggiorno in Austria nel 1656, lasciandolo però incompiuto. Cecco Bravo l’avrebbe pertanto portato a termine quattro anni (cfr. A.R.Masetti, Cecco Bravo Pittore Toscano del Seicento, Venezia 1962, scheda 18, p. 91).
La tavoletta qui offerta costituisce pertanto un modelletto preliminare con cui l'artista avrebbe potuto presentare al committente il risultato finale del suo intervento, intervento forse maggiormente concentrato sullo scenario entro cui collocare l'illustre cavaliere.