Luca Giordano
(Napoli, 1634 – 1705)
VENERE NELLA FUCINA DI VULCANO
olio su tela, cm 119x175
VENUS AT THE FORGE OF VULCAN
oil on canvas, cm 119x175
Inedito e non replicato, il dipinto qui offerto propone un tema decisamente inconsueto nella ricchissima produzione di Luca Giordano. Trova infatti riscontro – e solo parzialmente – nel dipinto già presso Marco Voena esposto a Napoli in occasione della monografica dedicata all’artista nel 2001 (cfr. Luca Giordano 1634 – 1705. Catalogo della mostra, Napoli 2001, pp. 134-35, n. 29) e in quello, già noto, nella Galleria Nazionale di Dublino, dalla collezione Denis Mahon (O. Ferrari – G. Scavizzi, Luca Giordano, Napoli 1992, I, A 90; II, fig. 163) peraltro simile al nostro anche nelle dimensioni. Le tele citate differiscono tuttavia dalla nostra versione sotto il profilo strettamente iconografico: entrambe presentano infatti in primo piano gli amori di Venere e Marte cui fa da sfondo la fucina di Vulcano, mentre la nostra versione, in cui la dea richiede con gesto imperioso le armi per Enea, appare più aderente al testo virgiliano e costituisce, probabilmente, una più antica redazione del tema.
Vicine alla nostra sotto il profilo stilistico e nel sapiente recupero di stilemi neo-veneti e rubensiani, le tele citate restano ancora di incerta datazione, sebbene comunque posteriori ai primi anni Sessanta. Interessante, a questo proposito, osservare come la nostra versione sia stata eseguita su una tela tramata a spina di pesce, generalmente in uso a Venezia, un dato che suggerirebbe di agganciare il nostro dipinto a uno dei soggiorni veneziani di Luca Giordano, e forse all’unico documentato nella primavera-estate del 1664.