(Enologia) PASTÒ, Lodovico. El vin friularo de Bagnoli ditirambo. Segonda edizion. In Padova, 1788.
In 8vo (215 x 145 mm). xxxii pp. Tre grandi vignette calcografiche, di cui una al frontespizio e due nel testo, incise su disegni dell’autore stesso. Cartoncino flessibile dell’epoca, decorato da una cornice ai piatti. Testo staccato dalla legatura, minime tracce del tempo, per il resto copia molto buona.
[SI AGGIUNGE:]
(Enologia) PAOLETTI, Ferdinando. L’arte di fare il vino perfetto e durevole da poter servire al commercio esterno. Firenze, per Gaetano Cambiagi, 1789.
In 8vo (181 x 123 mm). [ii] xxii 439 [1] pp. e [2] tavole calcografiche.
[LEGATO CON:]
(Enologia) FABRONI, Adamo. Dell’arte di fare il vino ragionamento di Adamo Fabbroni premiato dalla Reale Accademia Economica di Firenze nel mese di settembre 1787. In Firenze, per Giuseppe Tofani e comp., 1787.
264 pp. e [1] tavola calcografica ripiegata.
Mezza pelle coeva con titolo e filetti dorati al dorso, tagli gialli. Minime tracce del tempo, per il resto copia molto buona.
Bell’insieme di opere dedicate al vino. La prima è un componimento del medico e poeta dialettale veneziano Lodovico Pastò, autore anche delle vignette con i putti ebbri (non presenti nella prima edizione). Il ditirambo esalta il vino, “celeste regalo soprafin, che l’cuor uman consola”, ed in particolare il vino Friularo, di cui Pastò canta le lodi in modo assai spassoso. Al fine, due pagine di dizionario veneziano-toscano. L’arte di fare il vino perfetto e durevole, tomo secondo delle Opere agrarie del sacerdote Ferdinando Paoletti, è uno dei principali trattati enologici del Settecento italiano, e di vinificazione in Toscana. Stampato per la prima volta nel 1774, questa è la seconda edizione, corretta ed aumentata dal Paoletti stesso. Il Fabroni è invece in prima edizione, vero e proprio trattato di chimica enologica che ebbe grande diffusione.
Interesting ensemble of works dedicated to wine.