Modern and Contemporary Art

Milan, 
mon 3 December 2018
Live auction 279
107

ROBERTO CRIPPA

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ROBERTO CRIPPA

(Monza 1921 - Bresso 1972)

Notturno in un cantiere navale

tecnica mista e sughero su tavola, cm 117x186

sul retro: firmato, datato e titolato

eseguito nel 1963

 

Night in a shipyard

mixed media and cork on wood

on the reverse signed, dated and titled

executed in 1963

 

Provenienza

Collezione Alexander Jolas

Collezione privata

Alexander Jolas, è stato definito "il gallerista più famoso di cui nessuno ha mai sentito parlare". Infatti, nonostante Alexander Jolas  abbia organizzato la prima e l'ultima mostra di Andy Warhol, abbia portato i Surrealisti negli Stati Uniti e Ed Ruscha sulla East Coast, oggi il suo nome è sconosciuto anche agli esperti d'arte, diversamente da quelli di altri galleristi suoi contemporanei come Leo Castelli e Ileana Sonnabend.  All'apice del suo successo, infatti, negli anni 50-60, Iolas aveva filiali a New York, Parigi, Milano, Roma, Ginevra, Madrid e Atene, tanto che Bob Colacello, autore americano e membro negli anni 70 della Factory di Warhol. Personaggio eccentrico, quasi letterario, Iolas nacque ad Alessandria d'Egitto da una famiglia greca nel 1907. Il suo vero nome era Costantino Koutsoudis ma scelse di farsi chiamare come Alessandro Magno e da lui derivò il soprannome di "Alexander the Great" o "Alexander the Greek". Chi non lo chiamava così, lo chiamava semplicemente Iolas. Iolas iniziò la sua carriera non nell'arte bensì come ballerino, prima a Berlino e poi negli anni 30 a Parigi, dove frequentò Jean Cocteau, de Chirico, Braque, Picasso, Man Ray, Magritte e Max Ernst e dove acquistò le prime opere. Cominciò a lavorare nell'arte a New York nel 1944, prima come direttore della Hugo Gallery, fondata da Robert Rothschild, Elizabeth Arden e Maria dei Principi Ruspoli Hugo, e poi dal 1955 nella sua galleria fondata insieme a Brooks Jackson. 
Oltre ai già nominati Warhol, Surrealisti e Ed Ruscha, Iolas espose Victor Brauner, Yves Klein, Jules Olitski, Niki de Saint Phalle, Dorothea Tanning, Paul Thek, Jean Tinguely, Joseph Beuys e altri. Tra gli italiani Giorgio de Chirico, Lucio Fontana e l'Arte Povera con Pino Pascali e Kounellis. 

Roberto Crippa, frequenta Lucio Fontana e firma il terzo dei manifesti dello spazialismo "Proposta di un regolamento". Nel 1951 firma il "Manifesto dell'Arte Spaziale" e visita New York dove conosce il gallerista Alexander Jolas, che gli organizzerà mostre personali dalla cadenza annuale.