Eugenio Cecconi
(Livorno 1842 - Firenze 1903)
LO ZIO PACONE
olio su tavoletta, cm 42x24
firmato in basso a destra
retro: foglio originale col sonetto offerto da Cecconi insieme alla tavoletta all'amico Ferdinando Martini
UNCLE PACONE
oil on panel, cm 42x24
signed lower right
on the reverse: original sheet with the sonnet which Cecconi offered with the painting to his friend Ferdinando Martini
Bibliografia
G. Daddi, Eugenio Cecconi, Lecco 1973, p. 126-127 tav. 64, p. 286 tav. LXI
La figura del cacciatore a riposo è ripetuta anche nel dipinto Ultimo porto d'armi (olio su tela, cm 41x67) in collezione privata. Sul foglio incollato sul retro della tavoletta è iscritto il seguente sonetto, autografo di Cecconi:
Te ne ricordi più di quel paese
dove si sta sdraiati in piè di ponte
a respirar il maestral cortese,
i monti a tergo, il piano e il mar di fronte?
Scamiciolati, colle pipe accese
stavan gli stanchi abitator del monte,
religiosi ad ascoltar le imprese
del cavalier Piccante, e i fasti e l'onte.
L'audace ottava il pisolin vinceva:
un solo fra gli astanti, un vecchio sordo
sonnecchiava, fumava e sorrideva.
Quel patriarca lo chiaman lo Zio:
te ne mando il ritratto, ed è un ricordo
di zio Pacone, di Ceppato e mio.
Tuo Eugenio