CLAUDIO PARMIGGIANI
(Luzzara 1943)
Senza titolo
1978
carboncino su tela
cm 90x70
firmato e datato in basso a destra
Untitled
1978
charcoal on canvas
cm 90x70
signed and dated lower right
Il mio lavoro si esprime attraverso un vocabolario più segreto che
estroverso, tende a velare piuttosto che a svelare, a ricondurre le
immagini alla loro ombra
Claudio Parmiggiani
Il mio lavoro si esprime attraverso un vocabolario più segreto che
estroverso, tende a velare piuttosto che a svelare, a ricondurre le
immagini alla loro ombra
Claudio Parmiggiani
Claudio Parmiggiani (Luzzara, 1943) si forma allIstituto darte Venturi a
Modena (1958-1960), negli stessi anni inizia a frequentare lo studio di
Giorgio Morandi a Bologna il cui influsso e lamicizia saranno di forte
orientamento per lartista, in particolare laspetto etico più che
stilistico. Da sempre interessato anche alla poesia negli anni 60, si
avvicina al Gruppo 63 e ai poeti e letterati del momento come Luciano
Anceschi che sarà fondamentale per linteresse alle arti visive e alla
poesia, ma è soprattutto con Emilio Villa che avrà un profondo sodalizio.
La sua prima mostra si tiene nel 1965 alla libreria Feltrinelli di Bologna,
dove espone calchi in gesso dipinti, definite dallartista pitture scolpite,
che segnano quella che viene considerata la prima apparizione di un calco
in gesso nella vicenda artistica delle neoavanguardie. Nel 1970 realizza le
prime Delocazioni, opere di ombre e impronte realizzate con fuoco, polvere
e fumo, tra cui si ricordano quelle per il Musé dArt Moderne et
Contemporain di Ginevra (1995), il Centre Pompidou di Parigi (1997), la
Promotrice delle Belle Arti di Torino (1998), il Musé Fabre di Montpellier
(2002), il Tel Aviv Museum of Art (2003).sue opere sono state presentate in
diverse edizioni della Biennale di Venezia (1972-1982-1984-1995-2015) e nei
più importanti musei internazionali. Tra le mostre personali più
importanti: al Pac di Milano (1982), allAlbert Totah Gallery di New York
(1986), al Museum Moderner Kunst di Vienna (1987), al Museo dArte Moderna
di Strasburgo (1987), a Villa Arson a Nizza, al Palacio de Cristal di
Madrid (1990), al Mathildenhö Institut di Darmstadt (1992), alla Galleria
dArte Moderna di Praga (1993), al Centre méé dart di Tolone (1999), nel
2000 realizzaIl faro dIslanda, opera permanente posta alla periferia di
Reykjavik, altre sue sculture sono collocate inFrancia, Egitto, Repubblica
Ceca. Al Musé Fabre di Montpellier (2002), a Palazzo Fabroni a Pistoia
(2007). Jean Clair lo invita, unico artista italiano, alla grande mostra Mé
Gé et folie en Occident, al Grand Palais di Parigi e alla Neue
Nationalgalerie di Berlino (2005). Tra le numerose opere permanenti nel
paesaggio nel 1990 installa Il bosco guarda e ascolta nel Parco di Pourtalé
a Strasburgo.