Modern and Contemporary Art

mon 10 June 2019
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CLAUDIO PARMIGGIANI

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CLAUDIO PARMIGGIANI

(Luzzara 1943)

Senza titolo

1978

carboncino su tela

cm 90x70

firmato e datato in basso a destra

 

Untitled

1978

charcoal on canvas

cm 90x70

signed and dated lower right

Il mio lavoro si esprime attraverso un vocabolario più segreto che

estroverso, tende a velare piuttosto che a svelare, a ricondurre le

immagini alla loro ombra

Claudio Parmiggiani

Il mio lavoro si esprime attraverso un vocabolario più segreto che

estroverso, tende a velare piuttosto che a svelare, a ricondurre le

immagini alla loro ombra

Claudio Parmiggiani

 

Claudio Parmiggiani (Luzzara, 1943) si forma allIstituto darte Venturi a

Modena (1958-1960), negli stessi anni inizia a frequentare lo studio di

Giorgio Morandi a Bologna il cui influsso e lamicizia saranno di forte

orientamento per lartista, in particolare laspetto etico più che

stilistico. Da sempre interessato anche alla poesia negli anni 60, si

avvicina al Gruppo 63 e ai poeti e letterati del momento come Luciano

Anceschi che sarà fondamentale per linteresse alle arti visive e alla

poesia, ma è soprattutto con Emilio Villa che avrà un profondo sodalizio.

La sua prima mostra si tiene nel 1965 alla libreria Feltrinelli di Bologna,

dove espone calchi in gesso dipinti, definite dallartista pitture scolpite,

che segnano quella che viene considerata la prima apparizione di un calco

in gesso nella vicenda artistica delle neoavanguardie. Nel 1970 realizza le

prime Delocazioni, opere di ombre e impronte realizzate con fuoco, polvere

e fumo, tra cui si ricordano quelle per il Musé dArt Moderne et

Contemporain di Ginevra (1995), il Centre Pompidou di Parigi (1997), la

Promotrice delle Belle Arti di Torino (1998), il Musé Fabre di Montpellier

(2002), il Tel Aviv Museum of Art (2003).sue opere sono state presentate in

diverse edizioni della Biennale di Venezia (1972-1982-1984-1995-2015) e nei

più importanti musei internazionali. Tra le mostre personali più

importanti: al Pac di Milano (1982), allAlbert Totah Gallery di New York

(1986), al Museum Moderner Kunst di Vienna (1987), al Museo dArte Moderna

di Strasburgo (1987), a Villa Arson a Nizza, al Palacio de Cristal di

Madrid (1990), al Mathildenhö Institut di Darmstadt (1992), alla Galleria

dArte Moderna di Praga (1993), al Centre méé dart di Tolone (1999), nel

2000 realizzaIl faro dIslanda, opera permanente posta alla periferia di

Reykjavik, altre sue sculture sono collocate inFrancia, Egitto, Repubblica

Ceca. Al Musé Fabre di Montpellier (2002), a Palazzo Fabroni a Pistoia

(2007). Jean Clair lo invita, unico artista italiano, alla grande mostra Mé

Gé et folie en Occident, al Grand Palais di Parigi e alla Neue

Nationalgalerie di Berlino (2005). Tra le numerose opere permanenti nel

paesaggio nel 1990 installa Il bosco guarda e ascolta nel Parco di Pourtalé

a Strasburgo.