GASTONE NOVELLI
(Vienna 1925 - Milano 1968)
Senza titolo
1955
tecnica mista su carta
cm 49,5x69
firmato e datato in basso a destra
Untitled
1955
mixed media on paper
cm 49,5x69
signed and dated lower right
Bibliografia
Gastone Novelli 1985, ill.
Alla sperimentazione di una materia cromatica che suggerisce con la sua variata corporosita’ l’effetto e la fisicità della superficie del muro, si accompagna nelle opere del 1958/59 la progressiva prevalenza del bianco. Si tratta ovviamente di un bianco gessoso o calcinato, destinato a raccogliere in se’, graffiati nella sua stessa materia, i segni di una violenta disperazione, precedentemente registrata nel contrasto netto tra “plumbee colate” di colore scuro e squarci luminosi. È un momento questo in cui emerge con forza dagli scritti dell’artista una situazione di rabbia e di profondo malessere. La ricerca di nuove possibilità di comunicazione e’ una “fatica dolorosa che mette in discussione le ragioni del dipingere e dell’operare creativo. Questa è una pittura senza possibili descrizioni” avverte Novelli “dipinta per non urlare in faccia al prossimo, chiedere bisogna a chi la vede di coltivare in se’ qualche cosa di umano, se questo è possibile in un mondo in cui la gente, in ogni sua azione, ha paura di perdere.” È ancora:” questa pittura me la porto dietro ormai per forza come la vita. È sempre su di me lo stesso grande peso morto, senza calore, e l’amore è la speranza si trascina in terra, smangiucchiata tanto l’ho ripetuta. Cosa deve, cosa può succedermi in questa botte vuota? Ma le case scoppiano di gente e la gente scoppia di vita. Che vita? Poco importa. ( Discorso ai critici, ai poeti, agli amatori, ai passanti, 1957)
Nicoletta Cardano - Gastone Novelli 1925-1968 Galleria Nazionale
d’Arte Moderna Roma a cura di Pia Vivarelli 1988