Scuola ferrarese, sec. XVI
IL SUIDICIDIO DI PORZIA
coppia di dipinti, olio su tavola, cm 32,5X53,5 ca e 32x53 ca
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Ferrarese school, 16th century
THE SUICIDE OF PORZIA
a pair of paintings, oil on panel, cm 32,5X53,5 ca e 32x53 ca
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Porcia Catonis, figlia di Catone l’Uticense, fu la moglie di Marco Giunio Bruto, uno degli assassini di Giulio Cesare. Si suicidò inghiottendo carbone acceso prima della morte del marito alla battaglia di Filippi che vide trionfare le forze cesariani del secondo triumvirato contrapposte a quelle di Bruto e Gaio Cassio Longino. Singolare la rappresentazione del suo suicidio sulle tavolette offerte che raffigurano quasi come in due fotogrammi il prima e il dopo, la disperazione della nobildonna romana nel momento del gesto fatale e la raggiunta serenità dopo la morte. Lo stile per certi versi duro e nervoso e l’intenso espressionismo portano a ipotizzare che il loro artefice sia erede della scuola artistica ferrarese rinascimentale, tra i cui fondatori si ricorda Cosmé Tura ed Ercole de’ Roberti ma anche Lorenzo Costa, formatosi proprio sugli esempi di questi artisti ma poi trasferitosi a Firenze e infine pittore di corte a Mantova dopo la scomparsa di Mantegna.