Scuola veneta, sec. XVII
DILUVIO UNIVERSALE
olio su tela, cm 75x100
Venetian School, 17th century
THE GREAT FLOOD
oil on canvas, cm 75x110
Il tema del Diluvio Universale è stato affrontato da Alessandro Turchi, detto l’Orbetto (Verona, 1578 – Roma, 1649) almeno due volte, con molte varianti e in dimensioni piuttosto contenute. Stringenti sono le analogie compositive che il nostro esemplare presenta con il rame della collezione Molinari Pradelli (cfr. D. Scaglietti Kelescian, a cura di, Alessandro Turchi detto l’Orbetto 1578-1649, catalogo della mostra Verona 1999, Milano 1999, scheda 27, pp. 126-127): le figure che appaiono quasi isolate sul primo piano della scena riprendono nelle pose e nella gestualità, se pur con notevoli differenze, quelle ideate dall’Orbetto che prese come modelli di riferimento Michelangelo nella volta della Sistina e Raffaello nelle Logge, oltre che l’affresco con lo stesso soggetto eseguito da Antonio Carracci nel fregio di una delle stanze
nel palazzo del Quirinale a Montecavallo a Roma, palazzo dove lo stesso pittore Veronese lavora.
L’ambientazione composta degli stessi elementi – l’albero utilizzato come quinta scenica sulla destra, l’arca sullo sfondo al centro e il promontorio sulla sinistra – mostra, analogamente, significative varianti sia nel maggiore respiro compositivo, risultato di una diversa scansione delle figure e al maggiore spazio riservato al paesaggio, che nell’intonazione un poco più cupa e maggiormente contrastata luministicamente, più vicina in tali caratteristiche all’altra opera dell’Orbetto con tale soggetto menzionata in apertura, oggi al Louvre, e considerata leggermente successiva, risalente infatti agli anni romani dell’artista, subito dopo le sue prove del 1620-1621 (cfr. D. Scaglietti Kelescian, a cura di, Alessandro Turchi detto l’Orbetto 1578-1649, catalogo della mostra Verona 1999, Milano 1999, scheda 33, pp. 138-139).