CRATERE A VOLUTE
ITALIA MERIDIONALE, PUGLIA, SECONDA METÀ IV SECOLO a.C.
Grande cratere a volute con orlo appiattito, alto collo a profilo concavo, corpo ovoidale compresso e piede a tromba. Anse sormontanti con teste di cigno nel loro tratto inferiore (sulla spalla) e mascheroni nel tratto superiore. La decorazione, a figure rosse, è caratterizzata anche da sovraddipinture in gran parte evanide in bianco e giallo. Lato A: decorazione accessoria, testa femminile che si innalza fra girali vegetali.
Scena principale una figura femminile seduta entro naiskos, ai lati figura maschile nuda ammantata e figura femminile con peplo porgono verso la figura specchi. Lato B: decorazione accessoria palmetta fra girali vegetali. Scena principale: una figura maschile e una femminile posta ai lati di una stele funeraria cinta da un elaborato insieme di bende. Sotto le anse si trova un elaborato motivo di palmette. Sul collo compare un motivo ad onda con una corona di foglie, sulla spalla linguette ed alla base del collo un motivo a meandro alternato. H. 61 cm, diam. orlo 31,5 cm.
Il cratere a volute è forma più rappresentativa della produzione di vasi apuli monumentali. L’iconografia, con figura entro naiskos sul lato A e visita, con offerte, alla stele sul lato B è ben attestata nel repertorio vascolare italiota. Fra i confronti, a titolo esemplificativo, possiamo menzionare due crateri a Bologna (Museo Civico Archeologico, inv. 23 e 863).
Provenienza
Collezione privata