TESTA VOTIVA
LUCERA, STIPE DI SAN SALVATORE (?), III SECOLO a.C.
Testa fittile a tutto tondo tagliata nel tratto superiore del collo, con volto ovale, occhi a mandorla con indicazione della pupilla, naso diritto, labbra carnose schiuse. Il volto è reso con un accurato modellato. I capelli, resi da ciocche corte sollevate e mosse, definiscono quasi un’aureola. Sul retro la capigliatura si presenta compatta e striata. H. 25 cm.
Questo bel volto giovane e patetico, pubblicato da F. Rossi, Un gruppo di terrecotte votive da Lucera, in Archeologia classica 32, 1980, p. 72 (CM 10), 80-81 è realizzato a matrice, ma con un ampio uso della stecca. Rientra in una produzione ellenistica di fittili dedicati come ex voto in santuari ed aree di culto. La peculiarità del materiale da questa stipe consiste nell’elevata qualità formale, in cui i modelli culturali del mondo romano-italico (Lucera era colonia latina dal 314 a.C.) sono contaminati da influssi formali derivanti dalla raffinata città di Taranto. In particolare la convenzione nella resa mossa e sollevata dei capelli, caratteristica importante anche della ritrattistica ellenistica, ricorda l’anastolé di Alessandro Magno.
Provenienza
Collezione privata
Collezione privata