Artista Lombardo, sec. XVII
LA MADDALENA AL SEPOLCRO
olio su tela, cm 120x162
Lombard Artist, 17th century
MARY MAGDALENE AT THE TOMB OF CHRIST
oil on canvas, cm 120x162
Tradizionalmente riferito ad Alessandro Turchi, l’Orbetto, nell’antica raccolta di provenienza, questo inedito dipinto appare piuttosto riconducibile al mondo del caravaggismo lombardo e più precisamente, a nostro avviso, all’ambito di Giuseppe Vermiglio (1587 circa – dopo il 1635) se non addirittura al Maestro stesso.
Innegabile è infatti la relazione tra il nostro angelo giovinetto seduto su un lato del sarcofago e quello che nelle diverse versioni del Sacrificio di Isacco, il tema preferito del pittore lombardo, interviene a bloccare il gesto del Abramo, indicandogli la nuova vittima sacrificale: vicinissimo il profilo affilato, la chioma scomposta – quasi una sigla del pittore – le ali appena venate di rosa, le pieghe replicate della veste.
Anche la Maddalena china sul sepolcro vuoto, la chioma rosseggiante sciolta nella brezza mattutina, richiama a qualche distanza le sue eroine femminili, quali la Giaele nel dipinto della Pinacoteca Ambrosiana, o la moglie di Putifarre in una tela di raccolta privata: modelli qui declinati in maniera più ingenua e meno raffinata, e in una vena classicista più scolastica tale da spiegare, in qualche misura, l’antico riferimento all’Orbetto. Estremamente sofisticata appare invece la scelta cromatica del nostro dipinto, tutta giocata sul richiamo a distanza del bianco e del rosa nei panni delle figure, accesi dall’oro rossastro dei capelli e dal mantello della giovane donna contro lo scuro sfondo roccioso.