Piet Jan Van Der Ouderaa
(Antwerpen 1841 - 1915)
EN ROUTE POUR LE SUPPLICE
olio su tela, cm 170x243, senza cornice
firmato in basso a sinistra e datato "Antwerpen 1880"
retro del telaio: cartiglio "Exposition Historique l'Art Belge", cartiglio "260", cartiglio "1333", iscrtto "Coven Ouderaa";
retro: firmato titolato e datato "Antwerpen 1880"
EN ROUTE POUR LE SUPPLICE
oil on canvas, 243x170 cm, without frame
signed lower left dated "Antwerpen 1880"
on the reverse of the framework: label "Exposition Historique l'Art Belge", label "260", label "1333", inscribed "Coven Ouderaa";
signed, titled and dated "Antwerpen 1880"
Esposizioni
Exposition générale des Beaux-Arts, Bruxelles, Palais des Beaux-Arts, 14 agosto-16 ottobre 1881
Salon de Paris, Paris 1881
P. Van Ouderaa’s Great Picture “The Last Appeal”, London, Koekkoek's Gallery, 1885
Paintings and Water-Colour Drawings from Koekkoek’s Gallery, Melbourne, Melbourne Athletic Club, 1885
The haseltine collection, Philadelphia, Haseltine Galleries, marzo 1894
Bibliografia
Catalogue illustré de l’exposition historique de l’art belge et du Musée moderne de Bruxelles, d’après les dessins originaux des artiste, Bruxelles 1880, tav. 84
Catalogue illustré du Salon de 1880-81, Paris 1881, tav. 442
Le Salon de 1881, catalogo dell’esposizione (Bruxelles, Palais des Beaux-Arts, 14 agosto - 16 ottobre 1881), p. 108
P. Van Ouderaa’s Great Picture “The Last Appeal” at Koekkoek’s Exhibition, Melbourne 1888
Catalogue of over Seven Hundred Paintings forming the Present Valuable Stock of the Haseltine Galleries, Philadelphia 1894, p. 203
S. Huygebaert, The Judge, the Artist and the (Legal) Historian: Théophile Smekens, Pieter Van der Ouderaa, Pieter Gènard, in E. Bousamr, S. Huygebaert, G. Martyn, V. Paumen, X. Rousseaux, The art of law: artistic representations and iconography of law and justice in context, from the middle ages to the first world war, Cham 2018, pp. 407-432
Pierre Jean Van der Ouderaa nasce ad Anversa nel 1841, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti, divenendo allievo di Jacob Jacobs e Joseph van Lerius. Prosegue la carriera accademica come professore all’Istituto Superiore delle Arti e come membro del Corpo Accademico nel 1890. Durante la sua carriera compie viaggi di studio in Italia, dove visita con sicurezza Roma e Venezia nel 1866, e in Terra Santa nel 1893, da cui trarrà ispirazione per la realizzazione di soggetti biblici. Van der Ouderaa dipinge paesaggi, ritratti, scene di genere, ma predilige dipingere soggetti storici, legati in particolare alla storia della sua città, Anversa. Proficua a tal riguardo è la collaborazione con Pieter Génard, archivista della città di Anversa. I due lavorano insieme al progetto di decorazione dell’hotel del barone Henri Marie van de Werve de Schilde, in cui Ouderaa si occupa della realizzazione delle vetrate dell’edificio. Il soggetto dell’impianto decorativo era la storia della famiglia van de Werve, che includeva anche la vicenda dell’assassino Simon Turchi. Le ultime vetrate mostravano la scena in cui Turchi viene bruciato vivo sulla poltrona in cui aveva ucciso la sua vittima.
Un episodio simile è raffigurato nel dipinto presentato in asta, En route pour le supplice (Anvers le 12 février 1555), realizzato nel 1880. La storia a cui fa riferimento era stata pubblicata da Génard proprio nel 1880. Il grande dipinto mostra una donna viennese, Marguerite Hartstein, inginocchiata di fronte al Calvario al termine di una processione che dalla prigione Steel la conduce alla sua esecuzione. La donna era stata condannata al rogo dopo aver ucciso il suo aggressore, un medico spagnolo chiamato Hieronymus Abanzo, nel febbraio del 1555. Ouderaa posiziona la donna dallo sguardo impaurito e perso nel vuoto sulla sinistra della composizione, affiancata da un monaco in preghiera e dal suo esecutore. Dietro di lei invece l’aiutante dell’esecutore, inginocchiato di fianco alle fascine di legna che ci rammentano la sua imminente condanna. Al centro del dipinto troviamo i magistrati con i loro costumi dell’epoca come descritti da Génard nei suoi articoli sulla storia di Anversa, e gli spettatori incuriositi che vediamo affacciarsi anche alle finestre. Il pubblico sembra in silente contemplazione, quasi come se ripetesse la preghiera del monaco. Sul fondo del quadro possiamo scorgere le sbarre della prigione, in cui era stata rinchiusa Marguerite. La scena è ambientata nello storico Palingbrug, un ponte distrutto pochi anni dopo la realizzazione del dipinto. Come mostrato in una cartolina dell’epoca, incredibilmente vicina all’ambientazione di Ouderaa, al posto del Calvario (Cristo crocifisso accompagnato dalla Madonna e da San Giovanni) vi era semplicemente un grande Crocifisso. Probabilmente il pittore esegue questa modifica perché il crocifisso era troppo grande per entrare nella composizione, ma il luogo ritratto era conosciuto come il posto in cui i condannati a morte recitavano le loro ultime preghiere prima dell’esecuzione.
Come molti dei dipinti storici di Van der Ouderaa, anche En route pour le supplice ha attirato l’attenzione dei critici in occasione delle esposizioni a cui ha partecipato (Bruxelles e Parigi nel 1881, Amsterdam nel 1883, Londra nel 1885 e Filadelfia nel 1894).
Ouderaa sembra voler comunicare che per quanto dura possa essere la pena, i condannati ricevono sempre una consolazione spirituale, ma desiderava anche dimostrare il religioso rispetto della legge presente nel sedicesimo secolo ad Anversa.