MODERN AND CONTEMPORARY ART | ONLINE

thu 25 June - thu 2 July 2020
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Ennio Morlotti
(Lecco, 1910 - Milano, 1992)

ENNIO MORLOTTI

ENNIO MORLOTTI

(Lecco, Como 1910 - Milano 1992)

Ritratto di Picasso

1981

cm 24,5x31,2

tiratura di XXV esemplari, es. XI/XXV

firmato in basso a destra

 

Picasso portrait

1981

etching

24.5x31.2 cm

edition of XXV exemplars, es. XI/XXV

signed lower right

 

Per i pittori astrattisti, invece, Picasso e Cézanne erano considerati i capisaldi della

rappresentazione di una realtà non mimetica, in cui la materia pittorica e la mano

dell'artista (quindi la sua sfera psicologica ed esperienziale) potessero conquistare una

propria autonomia creativa rispetto al dato reale, come accade nelle plurime ramificazioni

della pittura “informale” francese e americana.

In questo contesto, però, cerca di farsi spazio anche un nuovo “naturalismo”

ll naturalismo di Morlotti unisce l’estetica romantica all’inconscio freudiano, fondandosi su

una forte corrispondenza tra l’io dell'autore e la realtà circostante. Le opere di Morlotti,

però, vengono presentate per la prima volta al pubblico da Testori per la mostra alla

Saletta di Modena nel 1952 (uscita poi come Appunti su Morlotti in Paragone, n. 33,

1952); il giovane critico d’arte delinea un percorso che va dagli esordi post-cubisti,

caratterizzati da un particolare interesse per i paesaggi di Cézanne, alla maturità artistica

in cui affronta il rapporto dialettico tra figura umana e paesaggio disarticolato: «Lo sprone

forte (il sussulto) la poesia lo riceveva da quella catena di paesaggi […] e lo scrollo

dialettico, lo riceveva, invece, dalle Figure. Una dialettica che si concatenava,

appassionata e fulgente, sui più diretti fatti della cultura». 

(cit. Una triangolazione ‘informale’: Morlotti, Testori, Arcangeli di Filippo Manni)