Carlo Felice Biscarra
(Torino 1823 - 1894)
IL FALCONIERE
olio su tela, cm 260x152
firmato e datato "1880" in basso a destra
THE FALCONER
oil on canvas, 260x152 cm
signed and dated "1880" lower right
Provenienza
Collezione privata
Il falconiere si taglia al centro della grande tela centinata, opera dell’artista piemontese Biscarra, protagonista della spazio, accompagna con lo sguardo carezzevole le sue creature, tre falchi che aleggiano intorno a lui, mentre un levriero sullo sfondo della balconata accompagna il suo padrone. La pratica della falconeria, antichissimo metodo di caccia, le cui origini si fanno risalire in Cina o in Mesopotamia, nel Medioevo si diffonde largamente in Europa, dove diviene segno di lignaggio aristocratico. Il grande sviluppo della falconeria si deve soprattutto all’invenzione del cappuccio per il rapace, lo chaperon, importato nel XII secolo dal Vicino Oriente. Nella tela sono ritratti nei minimi dettagli i particolari di questa antica e prestigiosa arte: il cappuccetto in pelle di colore rosso che serviva per impedire la visione del falco fino al momento della caccia, il laccio legato alla zampa del volatile, necessario a trattenere l’uccello nel pugno del cacciatore, il corno utilizzato per la caccia. L’uomo porta il rapace sul pugno, protetto da un solido guanto e per terra notiamo il cosiddetto “logoro”, un simulacro di uccello costituito da due ali di volatile fissate a una correggia, considerato l’attributo più distintivo del falconiere. È questo un soggetto molto amato dagli artisti, dove il falco è spesso un emblema della nobiltà, o accompagna scene di amore cortese, come simbolo di speranza, concordia e libertà. Carlo Felice Biscarra, pittore, acquafortista, scrittore d’arte, appassionato di archeologia e grande viaggiatore si oppone sin da giovane alla pittura neoclassica, prediligendo il nuovo naturalismo romantico di cui questa opera è una bella testimonianza.