Scuola dell'Italia settentrionale, sec. XVII
LA TORRE DI BABELE
olio su tela, cm 115x180
North Italian school, 17th century
THE TOWER OF BABEL
oil on canvas, cm 115x180
È nella Genesi, (XI 1-9), che troviamo la descrizione della torre di Babele distrutta da Dio Padre per punire l’arroganza degli uomini: un brano che si apre a diverse interpretazioni ma che in via generale simboleggia la nascita delle differenti lingue nel mondo.
L’autore della tela presentata, quasi sicuramente un fiammingo attivo a Roma, dove folta era la colonia di pittori nordici specializzati in paesaggi con aspetti fantasiosi nonostante, come nel nostro caso, di soggetto biblico, raffigura la torre secondo l’iconografia derivata dal racconto di Erodoto, lo storico greco che descrive la grande Ziqqurat di Babilonia, terminata sotto Nabucodonosor II nel VII secolo AC, e in seguito identificata proprio con la torre di Babele, composta di otto torri una sull’altra e con in cima un tempio. La suggestiva ambientazione che sceglie per l’imponente edificio è punteggiata da massicce rocce scheggiate che si stagliano su un luminoso paesaggio marino, che sembrano voler sottolineare la sfida dell’uomo alla natura nella costruzione della torre, severamente punita dall’intervento divino simboleggiato dai dardi infuocati in primo piano.