Artista dell’ultimo quarto del secolo XVII
ALBERO GENEALOGICO DELLA FAMIGLIA VELLUTI
olio su tela entro cornice coeva intagliata e dorata, cm 207x180
Bibliografia di riferimento
E. Gravante, Storia di Galluccio, antica terra della Campania Felice in provincia di Caserta, S. Elia Fiumerapido 1977; La collegiata di S. Stefano in Galluccio, [S.l.], 2008.
Inedita e importante testimonianza del legame esistente tra la famiglia Velluti e il comune di Galluccio, in provincia di Caserta, il dipinto raffigura, su uno sfondo paesistico, l’articolato albero genealogico di tale famiglia fiorentina, come recita anche il cartiglio srotolato dai due putti in volo con l’iscrizione “ARBORE GENEALOGICO DELLA FAMIGLIA VELLUTI PATRIZIA FIORENTINA E PANORMITANA”.
In primo piano, alla sinistra della base dell’albero, due putti reggono lo stemma della città di Firenze, e, appoggiato al tronco, un cavaliere mostra uno scudo decorato con l’arma della gens Velluti. Il gallo rosso in campo d’argento dipinto sullo stemma a sinistra indica la città di Galluccio. Altri due stemmi dei Velluti, tardo seicenteschi, sono appesi a due rami alla sommità dell’albero: all’ultimo quarto del XVII secolo si colloca pertanto anche la realizzazione dell’opera, entro una coeva cornice intagliata e dorata.
Risale al 1661 la presa di possesso da parte della famiglia Velluti del feudo di Galluccio, come spiega lo stesso albero qui preso in esame, nel quale è menzionato Vincenzo “primo barone delle Grottaglie 1658 poi sig[no]re di Galluccio 1661. Anna Zati”.
Vincenzo Velluti inoltre contraendo matrimonio con Anna Zati, di celebre famiglia fiorentina, unificò le due famiglie, spostando i suoi interessi economici, prima gravitanti principalmente in Sicilia e nel Regno di Napoli, anche sul territorio toscano.
Palazzo Velluti Zati si trova in via Maggio a Firenze dove ancora oggi ai numeri 33 e 35 si può vedere uno stemma della famiglia: qui è inoltre conservato un cospicuo archivio costituitosi a partire dal definitivo insediamento della famiglia a Firenze, voluto da Simone Francesco all’inizio dell’Ottocento. Tra i fondi documentari è presente anche quello della “Fattoria del Galluccio” - con vari registri contabili datati tra il 1785 e il 1941 - raffigurata in cima a una delle colline che formano il paesaggio sullo sfondo della tela.
L’interesse della famiglia Velluti per questo feudo acquistato verso la metà del Seicento non fu solo di natura economica: Vincenzo Velluti si rese infatti protagonista di committenze di un certo rilievo a Galluccio come nella decorazione della cappella della Pietà che si apre lungo la navata sinistra della collegiata di Santo Stefano dove campeggia lo stemma gentilizio della famiglia e una lastra commemorativa dedicata al suo committente.
Opera dichiarata di interesse particolarmente importante dal Ministero per i Beni e le attività culturali, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato il 17 dicembre 2018 (prot. N. 35113).
The Italian Soprintendenza considers this lot to be a work of national importance and requires it to remain in Italy; it cannot therefore be exported from Italy.