GIANFRANCO BARUCHELLO
(Livorno 1924)
Seiche, Sec, Sex
1985
china e colori ad acqua su cartoncino applicato su cartone
cm 36x47,5
titolato, siglato "GB" e datato "85" in basso a destra
al retro datato, firmato, titolato e dedicato
al retro cartiglio Galleria Milano
Seiche, Sec, Sex
1985
Indian ink and water colors on card applied on cardboard
36x47.5 cm
titled, signed with initials "GB" and dated "85" lower right
on the reverse dated, signed, titled and dedicated
on the reverse label Galleria Milano
Esposizioni
Baruchello. Faraone dei sentimenti, Galleria Milano, Milano, maggio 1987
Bibliografia
Baruchello. Faraone dei sentimenti, catalogo della mostra (Galleria Milano, Milano, maggio 1987), Milano 1987, n. 12
“Fa dei grandi quadri bianchi, con delle cose piccole piccole che bisogna guardare da vicino”
M. Duchamp
L’11 settembre 1962 Gianfranco Baruchello incontra il suo maestro e punto di riferimento Marcel Duchamp in un ristorante milanese “El Ronchett di ran", e dal quel momento la sua poetica si allinea perfettamente alle parole pronunciate dall’artista francese. Da quel momento l’arte non è più uno spazio, ma - come scriveva Achille Bonito Oliva - un campo un “luogo aperto a tutte le possibili relazioni, policentrico e slittante su cui transitano parole, objet trouvè, immagini che vogliono fondare sempre percorsi del molteplice”. Le tele diventano quindi dei paesaggi invisibili grandi e bianchi, un punto zero all’interno dei quali troviamo segni misteriosi, che ci invitano ad entrare, volenti o nolenti, in una diversa dimensione dello spazio e del tempo, tra il mondo che vediamo quotidianamente e quello invisibile ad occhio nudo.
Il disegno qui presentato racchiude in sé la sintesi di queste tematiche che caratterizzano il lavoro di un artista così poliedrico. Si tratta infatti di una china e colori ad acqua su cartone, intitolata “Seiche, Sec, Sex” del 1985 ed esposta alla Galleria Milano nel maggio del 1987 in occasione della sua personale “Faraone dei Sentimenti”.