BUSTINO DI SERAPIDE
MONDO ROMANO, SECONDA METÀ DEL II d.C.
Busto ammantato di Serapide, tagliato a metà del petto e posto su una base modanata, antica e realizzata assieme al busto da cui è separata da un elemento globulare. Il dio è presentato in visione frontale: il naso è diritto, le labbra piccole e carnose e la voluminosa barba si bipartisce sul mento. Il volto è incorniciato dalla massa dei capelli che sulla sommità del capo è posta su due registri e scende poi sulla fronte e sulle spalle con lunghe ciocche dalle terminazioni arcuate. Sulla testa si conserva una superficie appiattita con un alloggiamento per l’incastro del modio (recipiente troncoconico attributo del dio) originariamente lavorato a parte. H. 33,6 cm; diam. base 12 cm.
Dio sincretistico con caratteristiche egizie e greche ideato nel mondo alessandrino, Serapide godette di grande diffusione in tutto il mediterraneo ellenistico e romano, dove venne assimilato a Zeus e ad Asclepio (su questo aspetto B.A. Martens, Sarapis as healter in Roman Athens. Reconsidering the identity of Agora S 1068, in Autopsy in Athens. Recent archaeological research on Athens and Attica, Oxford 2015, pp. 51-65). Il busto di Serapide trova alcuni confronti nella produzione di età imperiale (G. Clerc, J. Leclant, Sarapis, in Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae VII, 1994, pp. 666-692); la peculiare e rara caratteristica delle ciocche poste su due ordini sul capo è vicina a quella riscontrabile su esemplari a Roma (Museo Nazionale Romano, D-DAI-ROM-43.124_217002); Berlino (Antikensammlung, inv. Sk 251-252) e a Castle Howard (B. Borg et alii, Die antiken Skulpturen in Castle Howard, Wiesbaden 2005, p. 42, cat. 7, tav. 7).
Provenienza
Collezione privata XX secolo (indicazione sul retro con numero 843)
Joel Malter, Los Angeles, 1994
Antiqua, Los Angeles, 1995 (Catalogue II, no. 64)
Christie's, New York, 18 dicembre 1996, lotto 137
Christie’s, New York, 11 dicembre 2014, lotto 150