SCIPIONE / PRETE ISIACO
ROMA, I – II SECOLO d.C.
Testa di uomo di età matura, con cranio rasato, grandi occhi ovali e labbra carnose serrate in un atteggiamento volitivo. La sommità ed il retro del capo presentano tracce della capigliatura rasata rese con una fitta trama di colpi di scalpello (tale accorgimento, che avvicina questo ritratto a quelli di III secolo d.C. potrebbe però essere stato realizzato o ripreso in un momento successivo). Accurato è il modellato che rende i passaggi di piano sulle superfici molli del volto e sulla fronte, dove poche rughe di espressione indicano l’età della figura. Il sopracciglio sinistro è interrotto da una cicatrice. H. 28 cm; con base in pietra 45 cm.
Questa testa presenta l’immagine di un uomo di potere di età imperiale, con aspetto severo, dignitoso e nel contempo energico. Può essere avvicinato ad un tipo scultoreo antico ben noto associato in un primo momento al ritratto di Scipione l’Africano (vincitore sui Cartaginesi nella seconda guerra punica), ma dal 1905 riferito alla ritrattistica dei sacerdoti della dea Iside (W. Dennison, A New Head of the So-Called Scipio Type: An Attempt at Its Identification, in American Journal of Archaeology 1905, pp. 11-43) che erano contraddistinti dalla testa rasata e dalla presenza di un marchio / cicatrice sul capo. Fra i confronti per questo esemplare possiamo ricordare, a titolo esemplificativo, il cd. Scipione a Berlino (inv. Sk 332: Arachne DAI n. 2244) ed il prete isiaco al Museo Nazionale Romano, inv. 1184: G. A. Cellini, Testa di sacerdote isiaco?, in C. Gasparri, R. Paris, Palazzo Massimo alle Terme. Le collezioni, Roma 2013, p. 63.
Provenienza
Collezione privata