SISTRO ISIACO
EGITTO, EPOCA TARDA - ETÀ ROMANA, VII SECOLO a.C - III SECOLO d.C
Sistro in bronzo composto da un manico cilindrico modanato nel tratto inferiore, a cui si sovrappone una striscia ricurva di bronzo rastremata in corrispondenza dell’inserzione del manico. Nel tratto superiore si conservano i resti di due elementi appiattiti, forse boccioli di fiori di loto. Nella parte ricurva dello strumento sono due elementi in ferro destinati a sostenere i dischetti e due elementi mobili in bronzo dalle estremità ricurve finalizzati alla percussione. Lungh. 17,8 cm.
Il suono argentino del sistro, strumento musicale e di culto associato alla dea Iside – che ne è ritenuta l’inventrice e che sovente era effigiata con un sistro in mano – era una caratteristica delle cerimonie e dei riti isiaci, durante i quali svolgeva la funzione di allontanare con il rumore le forze maligne. Lo sviluppo semplice del manico e l’essenzialità delle linee consentono di avvicinare l’esemplare qui proposto a quelli prodotti nell’Egitto romano, si vedano, per esempio, gli esemplari dal Petrie Museum (University College London, inv. 35800), dal museo archeologico di Napoli (proveniente dal Tempio di Iside a Pompei), e dal Los Angeles County Museum of Art (Gift of Carl W. Thomas / inv. M.80.203.135), esemplare che si avvicina al nostro anche nella non comune presenza di un elemento in ferro.
Provenienza
Timeline Auctions